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Todis Lido di Ostia, inno alla Gioia: "Il futsal è tutta una questione di personalità "

 24/02/2017 Letto 1093 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    FUTSAL NOCI





L'INTERVISTA - Undici anni in serie A. Non tanto così per scendere in campo, ma per vincere gli scudetti, come quello ai tempi della Lazio (prima di sventolare il tricolore a Perugia) dove c'era proprio Roberto Matranga come compagno di squadra, oggi suo allenatore. Anche lo scorso anno era in A, sempre in biancoceleste. E' sceso fra i cadetti con il Todis Lido di Ostia. E, tanto per cambiare, si appresta a conquistare un altro campionato. Che mondo-futsal sarebbe senza Graziano Gioia.

 

IL SEGRETO DEL MIO SUCCESSO - "Mi sono subito calato in questo progetto, abbracciando una società seria e convincente". Al resto ci ha pensato lui, semplicemente uno dei giocatori più importanti della storia del calcio a 5. "Mi ricordo ancora di una frase di Alessio Musti, che ha vinto con me lo scudetto ai tempi della Lazio. Quando sono tornato in serie A lui era convinto che avrei fatto bene, perché mi reputa una persona molto competitiva". Eccolo il segreto del suo successo. "Anche negli allenamenti - ride - se non vinco, faccio un casino. E' una questione di mentalità". Già, mentalità, quella propria dei campioni. "Questo è uno sport di pensiero, di equilibrio mentale, il futsal sta tutto nella testa". Già, la testa.

 

MENS SANA IN CORPORE SANO - La testa è una componente essenziale, ancor di più senza se la mens è sana in un corpore sano. "Io sto molto attento attento all'alimentazione, lavorando con Herbalife ho avuto una seconda giovinezza". E così quel centrale che il prossimo 10 settembre compirà 40 anni continua a sgambettare come un talentino sui palazzetti del Belpaese, diventando un esempio per tutti quelli che si avvicinano alla disciplina sportiva con il pallone a rimbalzo controllato. "Mi fa piacere essere un esempio - spiega - ai giovani dico che devono acquisire in fretta la personalità, il prevalere, sportivamente parlando, sull'avversario. Purtroppo abbiamo avuto un buco generazionale con l'arrivo dei troppi oriundi, ma ora secondo me siamo pronti a ripartire. Prendete Giuliano Fortini della Lazio, un giocatore giovane con la testa giusta e l'umiltà giusta".

 

GRAZIE PALESTRINA E PALOMBARA - Crescita dei giovani, direttamente proporzionata alla crescita delle società. "Purtroppo quest'anno ho visto casi nel girone B di A2 che non mi sono piaciuti. Mi dispiace molto quando spariscono le società o non rispettano gli impegni pattuiti - continua - io in questo sono stato fortunato. E ci tengo a ringraziare particolarmente il Palombara, nelle persone di Tonino Tomassetti e Andrea Zaina, e il Palestrina della famiglia Mattogno". Ci sarà tempo e modo per omaggiare il Todis Lido di Ostia.

 

VOGLIA DI VINCERE - "Purtroppo non ci sarò contro l'Alma Salerno per squalifica". La squadra dello Special Two ha 10 punti di vantaggio sulla seconda, sta dominando il girone E cadetto in lungo e in largo, solo la matematica (ancora per poco) non gli concede il giusto tributo, eppure Gioia è quasi infastidito dal non poter scendere in campo contro l'Alma, in una partita dal pronostico largamente favorevole. "Gli stimoli per me sono una normalità - sottolinea - una cosa che ricerco in primis negli allenamenti, per esempio nelle esercitazioni attacco contro difesa, così poi diventa tutto automatico. Quando abbiamo perso la prima di campionato con il Marigliano nello spogliatoio ci siamo detti che in campionato non avrebbe più dovuto accadere". Detto, quasi, fatto.

 

IO E MATRANGA - Strano il destino di Graziano Gioia, è allenato da un suo ex compagno di squadra ai tempi della Lazio. "Roberto è un amico. Mi sono trovato bene con il Perugia di Colini, non potevo che trovarmi bene con lui". Alt. Gioia sa come mantenere il concetto di amicizia fuori dal rettangolo di gioco. "Fra me e lui c'è una giusta distanza - conclude - perché in campo lui è l'allenatore e io solo un giocatore. Cosa penserebbe un giovane se mi vedesse parlare col mister da amico?". This is Graziano Gioia.

 

Pietro Santercole



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