IL FATTO - Il Pescara è ambizioso, lo Special One è nato per vincere. A prescindere se i Delfini metteranno a segno un clamoroso triplete (Supercoppa e Coppa Italia già in bacheca), Fulvio Colini continuerà a vivere una favola sulle sponde dell'Adriatico. Fugati tutti i dubbi di inizio anno: "Ho già firmato con il Pescara, resto un altro anno". Parola di mister 16 trofei, 12 con Caputo, 5 in biancazzurro.

STORIA DI UN SUCCESSO PER NIENTE ANNUNCIATO - "Prima della Final Eight c’erano due squadre nettamente più in forma delle altre, Acqua&Sapone e Luparense". Già, una aveva vinto la Winter Cup proprio contro il Pescara, l'altra aveva annichilito i biancazzurri proprio in campionato. "Noi abbiamo perso Duarte e Borruto - ricorda Colini, privo anche di dell'infortunato Chimanguinho e con Leggiero acciaccato in finale - se aggiungiamo che Mati Rosa ha fatto due manifestazioni insieme e Ghiotti si è fatto male subito nei primi minuti della finale…". L'allarme infortuni avrebbe mandato chiunque al tappeto, non quell'essere Special (One) che quando viene messo alle corde, è il momento che ti manda knock-out. "Ho cominciato a preparare subito la partita con il Latina, senza pensare agli altri incontri". Tanto c'erano Caputo e Canal, i suoi fedelissimi: "Mi danno serietà e pacatezza fuori dal campo - conclude, sempre in un'intervista sul Corriere dello Sport - Ricardo ti marca e ti cancella, Canal è un campione". Ora l'assalto al "triplete", dovesse arrivare o meno, chissà. La certezza è One: lo Special resterà in groppa ai Delfini, perché lui è un vincente nato e il Pescara più ambizioso che mai.

Pietro Santercole

*Foto: Massimo Iori

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