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Di Gabriele fa mea culpa: "Santa Marinella, mi prendo tutte le responsabilità "

 15/04/2017 Letto 1374 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    TD SANTA MARINELLA





Vincenzo Di Gabriele, mister del Santa Marinella, si lascia andare a tante considerazioni riguardo la stagione appena conclusa, toccando tutti i nodi principali, come la rosa e le tattiche di gioco, prendendosi ogni responsabilità del quinto posto.

IL CAMMINO - Tra alti e bassi, la stagione del Santa Marinella è giunta al termine, con un quinto posto che replica quello dell’annata precedente. Il mister spiega a modo suo l’andamento del campionato, pesando e misurando scelte, problematiche e momenti delicati che hanno portato al risultato finale. “La stagione è stata molto strana – esordisce Di Gabriele - soprattutto sotto il punto di vista dei risultati. Siamo partiti male e senza neanche accorgercene eravamo lontano 15 punti dai playoff. Poi con il lavoro e l'impegno dei ragazzi ci siamo portati a 3 punti dall'Atletico New Team capolista nel giro di 6 partite. Non abbiamo avuto né tanti infortuni, né tante squalifiche, ma questi fattori spesso sono coincisi mandandoci a giocare gare importanti senza diversi giocatori. L'apice c'è stato all'ultima giornata quando ci siamo presentati in 11 con Donati e Iglesias infortunati in contemporanea. Il campionato di C1 è molto complicato: per fare risultati serve un gruppo solido e il lavoro sul campo. La società ha fatto il massimo, ma dovevamo pensare ad allargare la rosa degli over (composta da 8 ragazzi) perché non si può chiedere agli under 21 di scendere in campo 5 volte a settimana”. Poi aggiunge: “I playoff sono stati persi probabilmente nelle tante gare casalinghe sottovalutate, dove abbiamo subito sconfitte che non dovevamo subire. Le responsabilità sono soltanto mie che non ho saputo trasmettere ai ragazzi la giusta mentalità per affrontare la gara, anche se spesso sono stato costretto a non poter preparare la partita per le numerose assenze agli allenamenti. Ma i ragazzi li ho scelti io, consapevole di tutte le loro problematiche, dunque la responsabilità è esclusivamente mia”.

TEMPO DI SCELTE - In un momento delicato della stagione, in cui la squadra non stava giocando al massimo delle proprie capacità, il mister ha deciso di cambiare la strategia di gioco: “Quando ho capito che eravamo in difficoltà, d'accordo con i ragazzi ho deciso di iniziare a pressare alto – spiega Vincenzo Di Gabriele – e abbiamo ottenuto dei risultati: tuttavia non sono stato soddisfatto della risposta di qualche ragazzo e, avendo una rosa ridotta all'osso, sono stato costretto a rimettermi nei 10 metri, ottenendo due vittorie importanti contro Italpol e Nordovest. Per questo devo ringraziare la crescita di giovani come Bihary che è stata la rivelazione della stagione, sia per costanza che per attaccamento alla maglia. Proprio questo fattore mi ha deluso, perché ho visto poco attaccamento alla maglia e allo stato attuale delle cose non penso di essere adatto a questo tipo di contesto. Negli ultimi cinque anni ho salvato la squadra dalla retrocessione in serie D, vincendo 9 partite su 10 in C2 per ottenere poi la finale playoff l'anno successivo e la vittoria della C2 due anni fa. Nei due anni di C1 penso di non essere cresciuto come allenatore e a 34 anni sono consapevole che ho bisogno di imparare e sbagliare ancora tanto. Con molta umiltà io mi prendo sempre tutte le responsabilità del caso, mi piacerebbe però poter avere un gruppo di ragazzi dall'inizio alla fine e vedere poi il risultato finale. Negli ultimi due anni per una serie di motivi ciò è venuto meno, quindi adesso mi devo fare delle domande per capire cosa sarà meglio per il mio futuro”.




Alessandro Pau



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