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Rubei, 50 volte grazie. La leggenda si ritira: "Continuerò a lavorare per questo sport"

 26/04/2017 Letto 3748 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Antonio Iozzo
Società:    CAPITOLINA MARCONI





Ha fatto credere a tutti gli amanti del futsal di poter giocare all’infinito, continuando a insegnare calcio a 5 fino a 50 anni. Sabato, però, è arrivato il momento di dire stop anche per lui. Tra gli applausi, e non poteva essere altrimenti, ma purtroppo con un verdetto amaro: la retrocessione della Capitolina. Andrea Rubei ha cercato di chiudere la sua immensa carriera con un’ultima magia, ma questa volta l’impresa non è riuscita. “Lo sport è questo: si vince e si perde - commenta Rubei sulle pagine di Calcio a 5 Live Magazine - l’importante è dare sempre tutto. La retrocessione lascia l’amaro in bocca, ma questa squadra ha comunque fatto bene, andando oltre le aspettative iniziali di tantissima gente”.


GRAZIE RUBEI - La sua carriera si è chiusa sabato, ma il suo nome rimarrà per sempre impresso nella storia di questo sport: “Di momenti belli ce ne sono stati tanti, ma le emozioni più forti sono legate alla Nazionale - spiega il miglior marcatore azzurro di tutti i tempi con le sue 97 reti -. Giocare una gara subito dopo l’inno è qualcosa di veramente speciale. Smetto, ma mi piacerebbe poter fare ancora qualcosa per questo sport, che può e deve avere una visibilità diversa. Sotto tanti aspetti è cresciuto, sotto altri è addirittura regredito. La Spagna ci stava parecchio dietro, ma ha fatto passi ben più lunghi dei nostri, trasformando il futsal in uno sport vero e molto seguito. Qui da noi il lavoro da fare è tanto, ma il potenziale c’è, anche perché parliamo dello sport più praticato d’Italia”.


Antonio Iozzo



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