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Speciale #playoff2017: Imola, sei un'incredibile romantica... Certo unica!

 28/04/2017 Letto 1156 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    MA GROUP IMOLA





APPROFONDIMENTO - Se fosse una canzone di Vasco Rossi, da quelle parti una sorta di eroe, sarebbe... un'incredibile romantica. Sì perché ciò che ha saputo realizzare l'Imola al suo primo anno in serie A è qualcosa di romantico, appunto. Dal sapore antico. Come ai tempi delle favole, tanto per rimanere in tema musicale: non si spiega il perché, ma c'è sempre un lieto fine. La società con il budget più basso per distacco del massimo campionato nostrano di futsal, con un roster praticamente identico (con un paio di innesti) rispetto a quello che non ha vinto la scorsa A2 ma è stato promosso attraverso i playoff, si salva praticamente nel girone di andata, viene eliminata ai quarti di Coppa Italia solo ai rigori da quel Pescara che di lì a poco avrebbe vinto la sua seconda coccarda tricolore di fila, chiude la regular season al quinto posto. "Vado al massimo, vado a gonfie vele" canterebbe Blasco. Ci sono cose che non si possono spiegare, per tutto il resto c'è Vanni Pedrini.

#TESTABASSAELAVORARE - Chi credeva che il tecnico della MA Group fosse un buon preparatore atletico e poco altro, si è subito ricreduto. Juninho non è Higuita ma il 5vs4 rossoblù mostra una montagna di variabili tattiche offensive. Il ritmo è alto, l'intensità fa male ad avversari più blasonati. Pedrini non si prende mai sul serio, ma resta sempre sul pezzo, con l'umiltà propria di chi è entrato in Serie A in punta di piedi, ma sa il fatto suo. Revert si conferma (se ce ne fosse stato bisogno) un giocatore di Serie A, il bomber rossoblù con 16 centri. Marcio Borges e Fabinho realizzano 25 reti in due. Castagna convocato in Nazionale, con tanto di doppietta al debutto con la Romania. Jelavic eletto ministro della difesa all'unanimità. Vignoli un leader in campo, la dimostrazione tangibile che "ci vuole pelo sullo stomaco" per essere competitivo a 37 anni. Pedrini guida il "pulmino" dell'Imola in giro per l'Italia a miracol mostrare: passa a Montesilvano e si prende tre punti con l'Acqua&Sapone, supera i cugini del Kaos nel primo storico derby emiliano-romagnolo, sbanca Genzano, uscendo indenne con tanto di rammarico perfino dall'immacolata tana dei Lupi. Dietro l'albachiara dell'Imola c'è Matteo Brunori, uno che ha in testa solo la cultura del lavoro. E' il primo a sporcarsi le mani se c'è qualcosa da fare alla Cavina, altro che vita spericolata, nessun passo più lungo della gamba, #testabassaelavorare: l'hashtag del numero uno rossoblù diventa uno slogan, ripreso alla lettera da tutti i suoi componenti. Ai quarti scudetto c'è il Napoli: quel pulmino rossoblù di benzina ne ha e sulle note di "siamo solo noi" non ha nessuna intenzione di fermarsi. In fondo l'Imola è un'incredibile romantica, un po' nevrotica ma non patetica... certo unica!

 

Pietro Santercole



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