Garga e Fantecele illudono Milano: la Feldi Eboli rimonta e vola in #SerieAFutsal
Parafrasando il noto romanzo autobiografico di Carlo Levi dal titolo “Cristo si è fermato a Eboli“, questa volta è il Milano C5 che si è fermato nella cittadina in provincia di Salerno, e purtroppo senza conquistare la serie A. Non è vero che tutto era scritto già dalla sconfitta subita dai milanesi a Sedriano per 4-2, perché i ragazzi allenati da Daniele Sau hanno dato prova, ancora una volta in questa stagione, di essere una squadra che gioca a calcio a 5. Al PalaDirceu nessuno, tranne i sostenitori del Milano, si aspettava una compagine biancorssa così aggressiva, sempre con il pallino del gioco in mano e spesso davanti alla porta difesa da un super Gilli, estremo difensore dell’Eboli che non è stato perfetto solo nei primi 11 minuti di gioco, mentre nei rimanenti 29 ha dato sfoggio della sua bravura. Pazienza.
LA PARTITA - Eppure Milano era sceso carico con Tondi tra i pali, Luciano Mendes ultimo, Alan e Leandrinho sulle bande e Esposito in avanti. L’Eboli di Massimo Ronconi, invece, oltre al sopraccitato Gilli in porta, ha disposto in campo Bertoni indietro, Arillo e Scigliano sulle laterali e Borsato da pivot. Arbitri di questa finale di ritorno dei playoff per salire in serie A, Gianluca Greco (sezione di Cosenza), Vincenzo Sgueglia (sezione di Civitavecchia), mentre al crono Fabio Cozza (sezione di Cosenza). Al via con in campo solo il Milano. La squadra di Sau interpreta alla stragrande l’approccio alla gara, con pressione alta e a tutto campo quando se ne verifica l’opportunità e dopo un paio di occasioni con Leandrinho e Luciano Mendes, ecco che all’8’22” giunge la rete di Matteo Gargantini, astro nascente del calcio a 5 nazionale e che, anche in questa importante gara, ancora una volta mette il suo personale sigillo. Il vantaggio sblocca anche psicologicamente la squadra di Sau che, giustamente, continua a macinare gioco e creare occasioni, ma ecco che all’11’07” scoppia la gioia con il raddoppio ad opera di Andrè Fantecele che porta in parità lo score delle due partite. L'Eboli deve reagire al sorprendente approccio del Milano, e lo fa da grande squadra. Si fa vedere in una occasione con Arillo, ma colpisce con Borsato al 13’42” alimentando l’euforia del pubblico di casa che fino a quel punto era incredulo del risultato. Ma non basta. Eboli si fa vedere più spesso davanti a Tondi in un match che ha repentini ribaltamenti di fronte. Ma è ancora la squadra di casa a colpire, al 16’23”, con Pedro Toro che converge da sinistra verso il centro e di punta batte Tondi. Il 2-2 riporta a distanza l’Eboli dal Milano che accusa un po’ il colpo e non riesce a reagire come vorrebbe mentre dall’altra parte capitan Bertoni e compagni volano sulle ali dell’euforia. Questo cambiamento di umore giova all’Eboli che a pochi secondi dalla sirena finale, al 19’25”, si porta sul 3-2 con il sempre vivace Arillo. E con questo risultato, che poi sarà anche quello finale, termina la prima parte di gioco. Nella ripresa Milano inizia subito con l’uomo di movimento (Fantecele), ma la strategia di Sau dura poco perché non genera preoccupazioni ad un assetto difensivo dell’Eboli molto quadrato e pronto alle chiusure. Così si torna sugli stessi binari del primo tempo in cui Milano, a questo punto, è ancora più offensivo per cercare di tornare su, ma i padroni di casa non lasciano spazi vitali, e quando li lasciano è un super Gilli a dire di no. Il portierone della squadra salernitana chiude su Esposito, Alan, Luciano Mendes, Fantecele, Leandrinho in occasioni da gol, ma non c’è trippa per gatti. La squadra di Ronconi è consapevole, man mano che passano i minuti, di essere ad un passo dalla serie A anche perché per Milano ci vogliono tre reti per cercare di giocarsi i supplementari, ma il risultato rimane tale e quale a quello del primo tempo e per Milano svanisce un sogno. Complimenti all’Eboli per la promozione.
IL BILANCIO - Milano abbia fatto la migliore stagione da quando la società milanese è stata fondata. Secondo posto dietro alla schiacciasassi PesaroFano nella regular season e mantenendo le distanze da un’altra grande formazione come quella dell’Arzignano, poi eliminata del doppio confronto delle semifinali playoff per il girone A. Oltre a questo, che già è tanto, la memorabile finale di Martina Franca per le Final Eight di Coppa Italia eliminando subito la padrona di casa Cisternino (favorita per la vittoria finale e vincitrice del proprio girone con conseguente promozione in A). Sempre in Coppa Italia vincendo ai rigori contro l’ostico Prato e poi, per via delle pochissime energie, sconfitto largamente contro PesaroFano, seppur reggendo per buona parte del confronto. E per finire, oggi, la gara di ritorno contro Eboli. Sconfitta ancora, ma con onore e contro una squadra tosta e quadrata. Grandissimi tutti i giocatori, senza alcuna distinzione, proprio perché il Milano si è dimostrato un gruppo solido; bravissimo lo staff tecnico, guidato da Daniele Sau, il quale ha saputo costruire pian piano una squadra che diverte e si diverte a giocare a calcio a 5 lanciando giocatori come Gargantini e dando fiducia, col conta gocce, a Gabriele Migliano Minazzoli. Infine, la società che supporta economicamente la struttura, compreso le giovanili, e tutti quelli che, con passione, hanno dato una mano affinché i colori biancorossi fossero in alto, senza dimenticare i tifosi, presenti nell’ultimissima parte della stagione, ma con grande cuore e grande supporto per i giocatori in campo. Il Milano si sarà fermato a Eboli… ma la storia continua.
EBOLI – MILANO C5: 3-2
Marcatori: PT: 8’22” Gargantini (M); 11’07” Fantecele (M); 13’42” Borsato (E); 16’23” Pedro Toro; 19’25” Arillo (E).
Formazioni:
EBOLI: Gilli, Bertoni, Borsato, Arillo, Scigliano. Duzao, Imparato, Frosolone, Pedro Toro, Nigro, Caponigro, Sinno. All. M. Roconi.
MILANO C5: Tondi, Luciano Mendes, Alan, Leandrinho, Esposito. Juanpe, Gargantini, Fantecele, Brioschi, Migliano Minazzoli, Ghezzi, Murdaca. All. D. Sau.
Arbitri: Gianluca Greco (Cosenza), Vincenzo Sgueglia (Civitavecchia) CRONO: Fabio Cozza (Cosenza)
Note: ammoniti: Bertoni (E); Juanpe (M); Esposito (M); Alan (M); Pedro Toro (E); Scigliano (E); Gilli (E)
Ufficio stampa Milano