Nel 2008, dopo un campionato di C1 vinto con la Polaris, decise di sposare la causa della Cogianco, realtà nata da poco che aveva come obiettivo quello di scalare i vertici del calcio a 5. In nove anni, De Bella ha trovato una seconda casa, quella che lui ama definire la “famiglia dei castelli”. Ma come in ogni film, c'è un inizio e una fine. E in quello tra De Bella e la Cioli Cogianco siamo arrivati ai titoli di coda. “Ho comunicato alla società questa mia scelta – spiega l'ormai ex allenatore di Juniores e Under 21 – senza fare alcun tipo di polemica né discussione. Vado via a testa alta, con la consapevolezza di aver dato tutto e ricevuto tantissimo”.

LE TAPPE - È arrivato all'età di 33 anni e con questi colori ha chiuso, riaperto e richiuso la sua carriera, prima di sedersi definitivamente in panchina. In maglia Cogianco ha conquistato promozioni su promozioni, una Coppa Italia di Serie B e una di A2. Nel 2014 aveva deciso di appendere gli scarpini al chiodo, ma non ha saputo dire di no al richiamo del campo. Nel 2015 ha sposato il progetto della Carlisport Cogianco, riportando la neonata società in Serie A. Poi si è rimesso in panchina per fare da vice a Esposito in Under 21, dove è arrivato uno scudetto e una supercoppa. Nell'ultima stagione ha guidato da head coach la Juniores e l'Under 21, che ha portato ai quarti di finale dei playoff scudetto.

CIAO CIOLI COGIANCO - Ora, però, è arrivato il momento di dire basta. “I comportamenti di alcuni personaggi non sono in linea con il mio modo di pensare – spiega De Bella – quindi ho preferito alzare i tacchi e andarmene, ma senza fare alcuna polemica. Anzi, non posso far altro che ringraziare tutte le persone che ho conosciuto in questi nove lunghi anni. La famiglia Giannini e Cioli, lo staff tecnico e dirigenziale, i miei compagni di squadra, i tifosi e gli amici. Sono stato veramente bene, grazie a tutti!”.

IPOTESI - Il futuro di De Bella è ancora tutto da scrivere e chi pensava che stavolta avesse smesso di giocare per davvero, forse si sbaglia. “Sono pronto per una nuova avventura, sicuramente da allenatore e forse anche come giocatore. C'è una piccola possibilità che io possa tornare in campo, perché le società continuano a chiamarmi. Io ho smesso, però...”. Però mai dire mai.


Francesco Puma

Articoli correlati