skin adv

#foreveryoung, ciao: sono Tiago, il talentino che ha portato il futsal fuori dalla Stanza

 23/05/2017 Letto 2580 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    LOLLO CAFFE NAPOLI





L'INTERVISTA - Ci sono dei gesti tecnici inspiegabili e pazzeschi, che fanno urlare di gioia e accapponare la pelle, emozionano. Sono quei gol che esulano dal semplicistico concetto di partita, che vanno oltre un titolo sportivo, più importanti perfino di una finale scudetto. "Ci parliamo troppo addosso, il futsal vive ancora in una stanza chiusa, bisogna aprire quella porta". La metafora che ricorre maggiormente nelle uscite pubbliche del presidente della Divisione, Andrea Montemurro, è stata presa alla lettera da uno sbarbatello.

OLTRE 2 MILIONI DI VISUALIZZAZIONI - Il "golazo" di Tiago realizzato negli ottavi scudetto Juniores ha fatto il giro del mondo, spopolando in rete, lasciando di stucco un certo Marek Hamsik, provocando l'applauso del Re Falcao, finendo addirittura sui video di Gazzetta. Che lo ha definitivo una "rete alla Messi". Oltre 2 milioni di visualizzazioni, Fox Sports a ricordare la prodezza durante le semi scudetto. Uno spot per il futsal, insomma. "Sono sincero, non pensavo che fosse visto da tante persone". E' la beata gioventù di Tiago Miguel Armachande Ribeiro Machado, più semplice Tiago, 19 anni lo scorso 8 aprile. "È stato un bel gol - dice il portoghese - è da piccolo che faccio queste giocate, ma non credevo che impattasse tanto sul pubblico, ma sono riconoscente a chi ha voluto dare valore al mio lavoro". Cosa passa nella mente di un giocatore futsal in quella frazione di secondo fra il pensare e l'agire? Tiago ha la riposta pronta: "Durante la partita avevo già provato una giocata del genere, perchè fa parte del mio stile di gioco. Ho eleborato la giocata in pochi secondi e l'ho fatta. Lo dedico a chi ha sempre creduto in me".


IDEE CHIARE - Finalmente Tiago può godersi le luci della ribalta, che spengono quei problemi che un bambino non dovrebbe mai avere nè vivere. "La mia infanzia è stata complicatissima - dice - per alcuni problemi seri dei miei genitori ho vissuto praticamente sempre con mia nonna, che oggi considero la mia vera madre. Ho abitato in un quartiere povero dove avevo solo cattivi esempi". Fortuna che esiste il futsal. "Per allenarmi con il Benfica ci impiegavo tre ore da casa cambiando due pullman. Gli allenamenti iniziavano alle 22, spesso tornavo a casa alle 2 di mattina. E il giorno dopo dovevo andare a scuola". Tiago cresce con le idee chiare, sognando i miti della disciplina sportiva a rimbalzo controllato. "Sono cosciente dei sacrifici che si devono fare - continua - non è stato facile, ma ora sono quel che sono. A chi mi ispiro? A Ricardinho e Falcao, sogno di diventare il numero uno".


DICONO DI LUI - "Ci troviamo di fronte a un talento puro". Parola di Fabrizio Correra, l'uomo che ha scoperto Tiago e portato al Napoli. "Le giocate superlative che fa relazionate ai suoi 18 anni ne fanno un atleta dalle prospettive eccezionali - assicura - da più di una settimana ormai l'attenzione ricevuta da diversi club europei ed italiani assorbe la maggior parte della mia giornata". Correra vive il presente, rinviando il futuro. "Continuo a tenerlo concentrato sul Napoli C5 e sui suoi obiettivi piu ravvicinati. Sul futuro a breve valuteremo l'opzione più adeguata".


Pietro Santercole



COPIA SNIPPET DI CODICE











-->