La Rustica riparte dalla Serie D. Salvatore Zaffiro riparte dalla Serie D. Ora è ufficiale, non ci sono più dubbi. Il club di Roma ovest ha deciso di rimettersi in gioco e lo farà con un allenatore che non ha bisogno di presentazioni, per quello che ha fatto in campo e in panchina. Un tecnico che a novembre 2015 lasciò perché considerato dalla sua ex società “da Serie Serie A”, troppo – in quel momento – per una Virtus Aniene che di lì a poco sarebbe stata promossa dalla C2 alla B.
 

RIFIUTO - “Non importa la categoria, se sei un allenatore lo sei anche in quella in più bassa, ma non venitemi a dire che mi rimetto in pista, perché non è questa la mia intenzione. Con il calcio a 5 ho chiuso da tempo”. Schietto, mai banale. Salvatore Zaffiro non è cambiato di una virgola. “In questo sport non esiste riconoscenza, va avanti solo chi si sa vendere e chi fa certe cose, come portare lo sponsor. Tutto ciò non fa parte del mio carattere, anche perché non voglio rovinare la categoria degli allenatori”.

SCOPERTA - Non si è rimesso in pista, ma la passione è la stessa che metterebbe allenando la squadra più titolata al mondo. “Perché se inizio una cosa – dice – la faccio per bene, altrimenti me ne sto a casa. Sono qui per un favore al mio amico Baciorri, ma ho detto ai ragazzi che loro devono fare un favore a me, impegnandosi al massimo”. Il regionale è un mondo che Zaffiro ha scoperto soltanto in questi ultimi anni: “Ed è bellissimo, perché è qui che nasce questo sport. Vedo tanta passione, voglia di imparare, ragazzi che pagano di tasca propria per giocare, giocatori che sono bravi ma che non hanno avuto allenatori che li abbiano formati. Quando giocavo ho sempre guardato con distacco categorie come queste, ora mi rendo conto che, se ho fatto carriera, è anche grazie alla passione che certe persone hanno per questo movimento”.

LINEE GUIDA - Zaffiro ha conosciuto ieri la squadra, davanti a una pizza. Si è riso e scherzato, ma tra poco ci sarà da lavorare. “A livello fisico i ragazzi sono messi maluccio, ma è anche comprensibile. Ho dato loro due strade: o si presentano alla preparazione in condizioni decenti, oppure cominciamo prima e li metto a posto io con tre allenamenti a settimana. Il mercato? Non importa. Ai ragazzi ho detto: non fate i conti senza l'oste, voi pensate a scendere in campo, poi sarò io a decidere in che ruolo giocherete”. Zaffiro è tornato.

Francesco Puma

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