IL CASO - Dispiacere, consapevolezza e incertezza. I tre stati d'animo che arrivano a tutti quelli che non hanno vissuto il fenomeno Napoli dal di dentro, intrecciandosi e intersecandosi con quei rumors, che gravitano attorno al club partenopeo al'indomani dell'eliminazione dai #playoff2017. Dispiacere, perché la sconfitta fa sempre male, anche se giunta al termine di gara-3 delle semi scudetto. Consapevolezza, perché è stato senza ombra di dubbio il Napoli più forte degli ultimi nove anni, sempre ultra competitivo, a un passo dalla finale con vista Europa. Eppure c'è grande incertezza sul futuro di Francesco Cipolla sulla panchina azzurra.

I 10 PUNTI - Dopo le parole ufficiali, Francesco Cipolla affida oggettività e stati d'animo a un post: il suo Napoli in 10 punti. "La vittoria a Madrid contro l'Inter Movistar campione d'Europa, Il gol di Manfroi contro l'Acqua&Sapone a mezzo secondo dalla fine, le 8 vittorie consecutive, campioni d'inverno (col senno del poi, dopo i tre punti tolti al Pescara per il "caso Pulvirenti con la Lazio, ndr), la Final Four di Winter Cup, il gol non gol di De Bail contro la Lazio, il 2-2 di Fornari a Montesilvano contro l'Acqua&Sapone, la sconfitta contro Genzano nei quarti di Coppa Italia, l'overtime di gara-3 nella serie infinita contro l'Imola nei quarti di finale scudetto, il 3-4 di André in gara-2 di semifinale scudetto a Pescara". I 10 punti di Cipolla sono inattaccabili: il Lollo Caffè è stata una delle magnifiche 4 che ha disputato tutte le competizioni possibili, immaginabili. "In meno di 12 mesi siamo passati da quasi in A2 - continua - a quasi in Uefa Futsal Cup. Questi sono i fatti, il resto chiacchiere". Ecco quell'oggettività che si mescola a uno stato d'animo interpretativo. La sensazione è che fra il coach cosentino e il sodalizio di Veneruso qualcosa sia cambiato. Chissà se quella con il Pescara è stata la sua ultima panchina azzurra, chissà se arriverà - come si vocifera - Max Bellarte. Chissà. La chiosa del post è tutta un programma. "Grazie alla società, ai ragazzi e soprattutto al mio staff. Buona vita a tutti".

Pietro Santercole

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