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Caleca sotto una buona Stella: "Difesa all'italiana e crescita dei giovani, sono pronto!"

 12/06/2017 Letto 1510 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:   
Società:    REAL STELLA





IL PERSONAGGIO - Il “Puma” è tornato. Non in campo, ma in panchina, in quella che sarà a tutti gli effetti sarà la sua prima esperienza da allenatore. Dopo un anno alla guida degli Allievi dell'Honey Sporting City (tra calcio a 5 e calcio a 11), Gabriele Caleca ha sposato il progetto del Real Stella, neopromossa in Serie C1. “Mi ha contattato Pardo, mio ex compagno di squadra ai tempi della Tecnocar Latina – racconta -. È un'opportunità importante per me, mi consente di rientrare in questo mondo dopo un paio d'anni di riposo. Rientro nella categoria che sento di poter fare in questo momento, visto che non ho tanta esperienza da allenatore. E lo farò senza commettere l'errore di voler vincere e basta. Nelle serie inferiori, la priorità è la crescita di giocatori, bisogna metterli in grado di giocare la categoria superiore. Altrimenti sarebbe un fallimento”.


IL MIO FUTSAL - Caleca ha un testa una sua idea di calcio a 5, che si è fatto in 25 anni trascorsi con il pallone a rimbalzo controllato. Nel suo palmares ha 4 scudetti, 3 coppe Italia e una Coppa dei Campioni, oltre a 80 presenze e 58 reti con la Nazionale. Il “Puma”, però, si tufferà in questa nuova esperienza con estrema umiltà: “Ho smesso di giocare in Serie A dal 2001, da quell'anno in poi ho giocato in tutte le categorie possibili, quindi conosco bene la dimensione del regionale. Non posso pensare di imporre a tutti i costi un modo giocare, perché prima devo conoscere i ragazzi. Sarò io che mi adatterò a loro, non il contrario”.

ALL'ITALIANA - Ma sulla difesa, Caleca non guarderà in faccia a nessuno: “Rispolvererò la vecchia difesa italiana, quella che ci invidiavano in tutto il mondo e che non vedo più. Ora, la fase difensiva è inesistente, giocano tutti uno contro uno e con imbucate centrali. In gara-3 della finale scudetto, ne ho viste centinaia: ai miei tempi, una cosa del genere non sarebbe mai accaduta. La mia difesa sarà di squadra, con aiuti, raddoppi e coperture del centro”. I suoi giocatori sono avvisati. “Al centro non si passerà – conclude Caleca – l'unico sbocco avversario sarà da laterale: se prenderemo gol, o toglierò il portiere o farò un applauso a chi ha tirato. Ma non credo in C1 di trovare il Bertoni di turno...”.


Francesco Puma



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