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Foglia sempreverde: "La Luparense aveva bisogno di me. Futuro? Devo parlare col Pres"

 19/06/2017 Letto 2213 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    LUPARENSE





L'INTERVISTA - Il tempo passa, Adriano Foglia resta uno dei migliori fuoriclasse ad aver messo piede in Italia. Altro che finito o grasso, l'ex Pallone d'Oro alza due super titoli in un anno: uno in Brasile con il Corinthians, l'altro nel Belpaese con la maglia della Luparense. E' tornato in terra patavina nel futsalmercato autunnale, in orario per l'appuntamento con la storia del sodalizio di Zarattini, al sesto tricolore. Il suo secondo, dopo quello con l'Arzignano.


FUORICLASSE DI... RIGORE - "Bella soddisfazione vincere due volte in un anno". Gioca e segna, vince ed esulta ad Ancona. Si emoziona perfino davanti alle telecamere di Fox Sports insieme ad Honorio. Poi torna serio. "Non è stato per niente facile vincere questo scudetto, conosco il Pescara, una squadra che non molla mai - spiega - io, poi, ero partito male, non riuscivo a calare di peso. La Luparense, però, aveva bisogno di me, così ho iniziato a mettere la testa a posto". Foglia cresce con il passare dei mesi. Arriva alle Finals in forma. E' un cecchino dal dischetto: nelle 3 finali su 4 decise ai tiri di rigore realizza 5 penalty di fila a un certo Pietrangelo, noto specialista nell'ipnotizzare gli avversari dai 6 metri. "Sono sei consecutivi con quello della finale di Coppa Italia - precisa - non c'è un segreto, non decido mai dove calciare il rigore, ma solo poco prima di tirarlo. In verità, alla vigilia di gara-4, in allenamento, ne avevo sbagliati due". Foglia è un "animale" da partita, sta per diventare pure papà un'altra volta. "Dedico lo scudetto a mia figlia Alessia e a Mirella, è incinta - scherza - se è maschio lo chiamerò Adriano Foglia Junior".


FUTSALMERCATO - Del doman, non v'è certezza. Lo vogliono in tanti. In Italia, il Chiuppano ha una corsia preferenziale rispetto a molte altre, all'estero fioccano le richieste, perfino dall'Asia. E se rimanesse a Lupari? Il richiamo dell'Europa potrebbe giocare un ruolo importante. "La Uefa Futsal è una competizione bellissima, difficile e speciale, che ho già vinto con il Montesilvano, dove ho conquistato un titolo di capocannoniere ai tempi dell'Araz - conclude - la verità è che non ho ancora deciso, devo parlare prima con il presidente Zarattini". E soprattutto scoprire se avrà un erede, o un'altra dolce principessa.


Pietro Santercole



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