L'INTERVISTA - Fulvio Colini uno Special One anche in questo: è l'unico tecnico italiano ad aver sventolato il tricolore a San Martino di Lupari. Per il resto vige sovrana la legge degli "entrenadores". Quando i patavini vengono allenati da tecnici iberici, infatti, sono guai per le pretendenti allo scudetto: tre super titoli con Velasco, uno con Julio Fernandez, ultimo in ordine cronologico con David Marìn, madrileno, anti-madridista e Colchonero.

SI VINCE COL GIOCO - "In Italia è veramente difficile vincere". Soprattutto con un Mondiale disputato fra settembre e ottobre. David Marìn non dimentica l'approccio alquanto complicato, sia con la Serie A sia a Lupari. "Il girone di andata è stato il momento più duro della stagione - ricorda - non so come abbiamo fatto ad arrivare terzi". I Lupi cambiano pelle in autunno, Franceschini azzecca tutte le mosse di futsalmercato: la fisicità aumenta a dismisura con Tobe e Brandi, Foglia è un diesel. Semi di Winter Cup e finale di Coppa, la squadra di David Marìn sboccia a primavera e ai #playoff2017 è più in forma di tutti: Kaos eliminato in due gare, Acqua&Sapone domata in tre, Pescara in quattro. "Questo successo è merito del nostro lavoro - assicura l'allenatore spagnolo - la squadra mi ha seguito". Al resto ci ha pensato lui. "Il più bel complimento che mi è stato fatto riguarda il gioco, che è piaciuto a molti. La Luparense ha avuto il merito di fare una fase difensiva e offensiva differente dalla maggior parte delle formazioni di Serie A". Ora il momento delle consultazioni: "Futuro? Devo ancora parlare con il Pres". Zarattini lo sa meglio di tutti, con un tecnico spagnolo è più semplice alzare trofei.

Pietro Santercole 

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