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Montemurro rilancia: "Ora il futsal ha bisogno di compiere il salto di qualità "

 11/07/2017 Letto 870 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    VARIE





IL FATTO - Non passa intervista che non ricordi a tutti il vero obiettivo del futsal, uscire dall'anonimato. Andrea Montemurro si accinge a inaugurare la sua prima stagione dall'inizio da presidente della Divisione, mantenendo fede ai suo programma stilato in sede di campagna elettorale. "In appena sei mesi abbiamo cambiato il verso di questa realtà e dobbiamo ancora tagliare il traguardo del primo anno di attività".

FATTI CONCRETI - Il capo del calcio a 5 italiano continua con i fatti concreti: "Il primo risultato tangibile per la Divisione e per i club è l’accordo con Gems - continua, in uno stralcio di un'intervista su sporteconomy - per il pallone unico delle gare ufficiali. Ci forniranno più di 1.200 palloni a copertura delle necessità tecnico-sportive delle società. E’ un accordo di quattro anni, con una parte economica valorizzabile in 500 mila euro. Oltre a ciò, ci siamo legati ad AdiSport". Le partite in tv sono un suo cruccio sin dall'inizio della sua presidenza, curando ogni dettaglio: "L’idea è mostrare in televisione sempre lo stesso livello di qualità di parquet per migliorare le riprese, c'è l’obbligo, per gli allenatori, di scendere in panchina con la giacca e la cravatta. Il tutto poi è inserito in un format pubblicitario che passa attraverso l’uso di led adv di alta qualità. Una risposta concreta ai bisogni degli sponsor. La presenza di Sportitalia ci dà forza, perché è una tv nazionale, che seguirà tutti i match più importanti, oltre alle fasi finali del campionato".

I NUMERI - Il noto portale dell’informazione applicata all’economia e politica dello sport ricorda a tutti i numeri del futsal: 130 mila tesserati, 220 società di livello nazionale, 5 mila squadre (fino alle serie minori), una rete capillare sull’intero territorio. "Adesso però dobbiamo fare il salto di qualità". Montemurro continua dritto per la sua strada. Ad alta velocità, ma senza sbandare. "Il calcio a 5 non può più essere visto come un semplice gioco o divertimento. E’ uno sport professionistico a tutti gli effetti. Ecco perché riteniamo di avere dei grandi margini di crescita e di poter, entro i prossimi 5 anni, diventare uno degli sport tricolori più popolari e seguiti nel Paese". Chiosa sulla Coppa della Divisione, pre-annunciata nel Comunicato Ufficiale numero uno: "Le società top incontreranno in gara unica in trasferta club più deboli sulla carta - spiega - la partita unica chiaramente riduce le distanze, questo aiuterà soprattutto le società meno blasonate a generare ricavi aggiuntivi a partire dalla biglietteria. Più in generale, mi piacerebbe, come sogno nel cassetto, portare nuovamente il calcio a 5 al Foro Italico o al PalaEur, se ci fossero le condizioni tecniche per organizzare partite di livello".

Pietro Santercole



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