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Il Gigante Buono sullo scooter giallo. "Rogerio era un po' rompi, ma sempre disponibile"

 25/08/2017 Letto 2910 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Pietro Santercole
Società:    VARIE





L'INTERVISTA - Stava programmando il suo futuro, aveva come obiettivo a medio-lungo termine di portare il Sandro Abate in Serie A, prima che un destino cinico e baro gli stroncasse la vita a nemmeno 39 anni. "Non avrebbe mai fatto l'allenatore, forse il diesse, anche se aveva preso sul serio il mio consiglio di diventare procuratore, perché, mi disse un giorno, così nessun presidente mi avrebbe mai cacciato". Andrea Candeloro ha vissuto a stretto contatto gli ultimi mesi di vita di Rogerio. "Lo volevano in tanti, è stato vicino perfino ai croati del Tommy Split. Poi aveva scelto il Sandro Abate, è venuto l'autista per portarlo ad Avellino. Si era creato subito il giusto feeling, una bella alchimia".

IL RICORDO - Negao il catalizzatore: conosceva tutti e tutti gli volevano bene. "Non vorrei scadere nel patetico, i giocatori secondo me vanno ricordati per quello che fanno in campo. Fuori? La verità è che Rogerio era un po' rompi - scherza - mi diceva sempre: Raiola, (così il pivot brasiliano chiamava amichevolmente Candeloro, ndr) io valgo questo e mi devono dare questo". Candeloro non dimentica i primi incontri con la stella paulista. "Ci vedevamo spesso alla pasticceria Michetti, a Montesilvano - sorride - lui veniva sempre con il suo scooter giallo. Lì abbiamo deciso di cominciare la nostra collaborazione: ha fatto tutto lui, è stato epico". In campo lo hanno visto in molti, in Italia e all'estero. Ecco, però, il Rogerio che non tutti hanno avuto la fortuna di conoscere. "Un tipo sorridente e sempre disponibile. Amava prendere in giro gli amici, ma stava sempre al gioco e si lasciava prendere a sua volta in giro". Quante risate per una foto a cena: Rogerio seduto in penombra. "Gli dicemmo: Rogé, ma che ti metti lì? Quando gli facemmo vedere quella foto, ridemmo per giorni. Io, comunque, ero preoccupato quando andavamo negli alberghi: Rogerio non bussava, apriva a pugni le porte". Già, le porte: quelle del paradiso si sono spalancate, il "Gigante Buono" starà sicuramente sfrecciando con il suo inseparabile scooter giallo.

Pietro Santercole



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