Uno dei migliori e più prolifici bomber della serie C1 laziale. Che non ha svestito i panni del goleador, pur indossando per la prima volta la fascia di capitano della Fortitudo Futsal Pomezia. Che lavora per diventare un leader e un modello per la squadra.

ONERI – Essere il giocatore più rappresentativo sicuramente è onorevole, porta grande soddisfazione a livello personale. Indubbiamente però Zullo riconosce che ci sono molte responsabilità da affrontare. “Normale che ci siano, mi ci sto abituando partita dopo partita. La prima che mi viene in mente è il fatto di dover cercare di stare più calmo, in campo e fuori, per trasmettere calma a tutti gli altri: in questo lavoro per migliorare” racconta Daniele, nominato capitano non dall'alto ma dagli stessi compagni, nel ritiro estivo sostenuto al Terminillo, tra le montagne sabine. “Forse hanno scelto me perché comunque ero il vice l'anno scorso, qualcuno magari per il carattere o la grinta che metto in campo. Fa piacere sentire la fiducia dei compagni, spero di poterli ripagare sempre”.

STESSA STORIA – Se ci sono cose che inevitabilmente cambiano, da una stagione all'altra – il futsalmercato, i ruoli nella squadra, schemi e tattiche – c'è un dato che al Pomezia non cambia: la macchina da gol costituita dal numero 7 del club pometino. Che, in una stagione e due mesi, ha segnato la bellezza di 56 gol in campionato: 44 la stagione scorsa, nella quale ha vinto la classifica cannonieri insieme a Pelezinho, e 12 in questo scorcio C1. E, se si unisce questo dato ad un Pomezia più cinico e grintoso (partite vinte con carattere, meno gol subiti), ne viene fuori un club pronto, si spera, alla consacrazione. “Secondo me siamo pronti: è il secondo anno che lavoriamo con mister Esposito. tanti giocatori sono migliorati molto e quelli che sono arrivati si sono integrati subito. Penso che abbiamo fatto quel salto di qualità per puntare in alto”. Parola del capitano goleador.

Marco Panunzi

Articoli correlati