Si è insediato lunedì per risollevare le sorti di una squadra che, sulla carta, doveva stravincere il campionato. Fabrizio Ranieri parla per la prima volta da allenatore della Nordovest, che ha il compito di riportare nelle parti alte della classifica. E il cammino è subito in salita. Domani, contro la Vigor Cisterna, quattro assenze tra infortunati e squalificati: da Alfonso a Santomassimo, passando per Ciaralli e Di Pascasio.

Sabato hai assistito dalla tribuna alla sconfitta contro il Poggio Fidoni: come hai visto la squadra?
La partita è stata condizionata da episodi. Era in equilibrio, poi un rigore lo ha spezzato, in più le espulsioni di Ciaralli e Santomassimo hanno compromesso ulteriormente il risultato. È andata male, ma non sul piano del gioco.

Su cosa hai lavorato in settimana?
In primis sulla testa. La squadra è già organizzata e non l'ho trovata distrutta, ma paga una condizione mentale dovuta a tanti fattori. Il cambio dell'allenatore dà sempre dei pro e dei contro. Questo è un gruppo molto legato, abituato a stare con Beccaccioli da anni. È evidente che ha accusato un po' il passaggio, ma speriamo che, dopo questo primo impatto, si riesca presto a costruire un'idea di squadra.

La Nordovest ha sempre come obiettivo quello di vincere il campionato?
In questo momento credo sia fuori luogo. L'obiettivo è quello di far bene. Quello originario era la promozione, ma non si vince con le chiacchiere. Al momento abbiamo sei squadre che ci stanno sopra, quindi l'importante è riorganizzare le idee, ripartire e superare le difficoltà. Poi, avendo oggettivamente una squadra attrezzata, tra un mese ne riparliamo...

Tra poco si aprirà il mercato: quanto cambierà la Nordovest?
Parlando con la società, era già stato messo in preventivo il cambiamento. Se la situazione è questa, se si è dovuti ricorrere a un cambio allenatore, vuol dire che qualcosa non è andato per il verso giusto. Cambieremo, ma nella maniera giusta.

Francesco Puma

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