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Hernandez al settimo cielo: "Orgoglioso di essere qui all'Imolese"

 14/12/2017 Letto 270 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    IMOLESE 1919





Sorride Hernandez Lopez Nauzet. La sua dote per l'Imolese non è solo tecnica ma umana: lo spagnolo di Tenerife incarna la spensieratezza dei suoi vent'anni (classe '97) e la solarità del suo paese. "Essere stato scelto dall'Imolese mi inorgoglisce: è una società che punta a salire di categoria e merita di farlo. Mi sono trovato subito benissimo coi compagni, tutti giovani, e coi mister, non solo estremamente preparati, ma capaci di trasmettere la voglia di giocare. Il dg Matera e il resto dello staff mi hanno fatto sentire subito a casa." Dalla Spagna all'Italia: un passo indietro? "Il mio paese ha una radicata cultura di calcio a 5: l'Italia sta cercando di recuperare il gap, ma servirà ancora tempo. La differenza sta nel fatto che la Spagna ha lavorato tantissimo sui settori giovanili, proprio come l'Imolese sta facendo". Calca le scene della A2 nel Bubi Merano, prima di entrare nella rosa del Vicenza di B, nella passata stagione: riesce difficile pensare che il promettente 'Hernan' giochi a calcio a 5 da soli 6 anni: "Prima giocavo a tennis, poi qualche anno fa ho provato il futsal ed è diventata la mia passione. Ho già sperimentato categorie nazionali, ma sono dell'idea che in qualunque categoria si possa imparare. Essere un professionista di questo sport è il mio sogno e, se sta diventando possibile, devo ringraziare, oltre alle società che mi hanno voluto, la mia famiglia e il mio procuratore". Gianluca Matera lo nota in B, ma riesce ad aggiudicarselo solo nel mercato invernale, previo accordo col Fossolo 76: "L'Imolese ha una rosa ampia, fra cui il mister, settimana per settimana, deve scegliere i dodici giocatori da portare in campo. Vedo compagni che lavorano sodo e che, durante la settimana, devono guadagnarsi, quanto me, il posto in gara: è questo che contraddistingue le squadre professionistiche". Hernandez, visto da Hernandez: "Sono un laterale offensivo: so saltare l'uomo, so passare palla, so segnare e credo di avere una buona tecnica. In campo sono aggressivo, non falloso, e do il cento per cento ai compagni, che cerco di incitare il più possibile. Ripeto sempre a me stesso che se non si è umili non si cresce e che se non si lotta non ottiene nulla".


Ufficio Stampa Imolese



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