Perdere non piace mai a nessuno, sia chiaro. Ma puoi ti guardi attorno, accorgendoti che per le partite della tua squadra di futsal vengono a vederti più di mille persone, così anche un kappaò diventa meno doloroso. E' quanto sta accadendo a Pesaro, dove c'è un movimento in forte ascesa, più della clasifica che occupa la matricola rossiniana, già qualificata per la Final Eight, andata in pausa in piena zona playoff scudetto, nonostante la battuta d'arresto (a testa alta) contro la capolista Luparense. A pochi giorni di distanza dalla sfida (vinta) con l'A&S, un'altra tripla cifra per una gara casalinga dell'Italservice. Con tanto di ribalta sui quotidiani nazionali.

INVESTIMENTO - "1300 persone a Pesaro è qualcosa di strabiliante, stratosferico. Stiamo subentrando un po' alla pallacanestro, al calcio, al volley". Lorenzo Pizza applaude il suo pubblico: "La gente ci sta seguendo - continua il numero uno dei marchigiani - il calcio a 5 sta entrando nel sangue di questa città. Se continua un afflusso del genere, faremo degli investimenti importanti per dare qualcosa di grande alla nostra città. Vogliamo far diventare il calcio a 5 il primo sport di Pesaro".

L'ANALISI - La carica dei 1300 e l'energia del roster di Ramiro per poco non fermavano la Luparense. "Abbiamo disputato un'ottima gara - conclude Pizza - forse meglio di una Luparense cinica ed esperta. Non ho nulla dire però alla mia squadra. Queste partite ci aiuteranno a limare il gap con le big". Avanti così, dunque. Le vittorie saranno l'inevitabile conseguenza di tanta passione.

Pietro Santercole

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