Di giorno fa il fashion designer, poi – la sera – indossa gli scarpini e si sporca le mani per il Cures, di cui è capitano. Paolo Bernardini, che in passato ha giocato a calcio a 11 come esterno destro, con tanto di esperienza in Rappresentativa, ha l'onore di indossare la fascia al braccio di una squadra che punta con decisione ai playoff: “Ringrazio la dirigenza che ha deciso di coinvolgermi in questo nuovo progetto, mi trovo davvero bene qui”.

UOMO IN PIU' - Disegna abiti Bernardini, un po' come Roberto Lelli, che ne ha cucito uno su misura al Cures. “Ha trasmesso sin da subito la sua esperienza nel calcio a 5, che mancava alla maggior parte di noi. Di lui – commenta il giocatore – mi ha colpito la velocità con cui legge ogni situazione di gioco e per come tiene alta la nostra concentrazione. È il nostro sesto uomo in campo”. Da quando c'è Lelli, la squadra ha invertito la rotta: “Giorno dopo giorno, ci siamo accorti dei miglioramenti che stavamo facendo. Abbiamo preso fiducia nei nostri mezzi e così sono arrivati anche i risultati”.

SABATO - E adesso la parola d'ordine è continuità. Dopo tre risultati utili consecutivi e il riposo forzato, il Cures si appresta a giocare contro il Babadook: “Una squadra che conosciamo bene, cercheremo di fare una prestazione diversa rispetto all'andata. Dobbiamo tenere il ritmo delle ultime gare. Il percorso è ancora lungo, ma noi ci crediamo!”.

Francesco Puma

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