Il recupero della quarta giornata in quel di Rimini non riserva sorprese, nè in senso positivo né in senso negativo. La precaria gerarchia della classifica s'impone: vince l'Imolese, pur non offrendo una prestazione degna di nota. I rossoblu optano per la giocata 'sicura', risultando lenti, macchinosi e non produttivi. La palla, costantemente fra i piedi degli ospiti nella prima frazione, non sfonda le retrovie locali, che non concedono spazi di manovra. Se Lunardi, col palo colpito al 7' e Spadoni, che al 17' mette alla prova il portiere avversario con un potente tiro dalla distanza, si distinguono per la pericolosità delle conclusioni, è solo Grelle, in tutta la gara, a segnare: al 12', dopo un batti e ribatti col portiere, centra la porta da distanza ravvicinata. Il Rimini, sempre in difesa, trova, nelle poche azioni offensive, retrovie avversarie pronte a respingerlo. L'intensità di gioco modesta della prima frazione tende ad alzarsi nella ripresa. I rossoblu si assumono il rischio di accelerare le manovre, lasciando, al contempo, margine ai locali per ripartire e assediare la porta, fra 6' e 10'. Al 13' e al 17' Hernandez scatta verso la porta, ma viene parato, come Badahi al 19'; al 17' il contropiede di Radesco con tiro finale di Signorini trova la fortunosa deviazione del difensore avversario. La perseveranza dei rossoblu non viene premiata e il portiere di movimento, avviato al 26' dal Rimini è la spada di Damocle che rischia di trafiggere gli ospiti. Carpino & co superano al meglio il test difensivo, proteggendo per quattro infiniti minuti la porta. Il Rimini staziona in zona rossa, rimandando ad altra occasione il recupero di punti. L'Imolese si limita ad una vittoria risicata, frutto di un approccio guardingo e poco audace: 'chi s'accontenta gode'?


Ufficio Stampa Imolese

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