Il campionato è stato stravinto con tanto di record, adesso è tempo di pensare al secondo obiettivo stagionale: la Coppa Italia. Il Maritime, che ospiterà la Final Four della manifestazione al PalaJonio, spera di rivivere le stesse emozioni dello scorso anno, quando, nello stesso palazzetto, conquistò la coccarda tricolore nella Final Eight di Serie B.


EVERTON – Tra i protagonisti di quel trionfo anche Everton, che nel weekend andrà a caccia della quinta Coppa Italia tra A, A2 e B. “Anche se ho vinto tante coppe, ogni volta è una storia diversa. Trattandosi di gare secche da dentro o fuori, contano tanti fattori, come il campo, che in una partita unica può essere molto importante. Noi abbiamo la fortuna di averlo a favore - sottolinea il capitano, che ad Augusta ha già alzato due Coppe Italia, una lo scorso anno proprio con il Maritime -. La grinta, l’atteggiamento di squadra, il gruppo e la voglia di vincere sono altri ingredienti fondamentali per fare una bella gara. Poi si può vincere o perdere, ma, se giochi bene, al 99% porti a casa il successo”. Consapevolezza dei propri mezzi, ma anche rispetto per gli avversari: “Se facciamo il nostro, sarà difficile per tutti, ma dovremo stare attenti al Sestu, perché ha un organico molto valido. In settimana ci siamo allenati bene e proveremo a sfruttare la nostra tifoseria, da sempre la nostra arma in più - conclude Everton -. Il pubblico ci ha sempre sostenuto ed è anche merito dei nostri tifosi se siamo arrivati fin qui. Speriamo di alzare la coppa con loro”.


CREMA – I pronostici dicono Maritime, Manoel Crema predica calma: “Noi non pensiamo mai di essere i favoriti, sappiamo che per vincere dobbiamo sempre e comunque dare battaglia fin dall’inizio, e anche questa volta non sarà diverso. Che semifinale mi aspetto? All’inizio ci sarà un po’ di tensione, ma credo che la partita verrà giocata bene da entrambi le formazioni”. L’ex Napoli conosce bene la ricetta per alzare questo trofeo: “Dobbiamo essere molto attenti in fase difensiva e concedere poco o nulla: l’aspetto psicologico sarà fondamentale per non uscire mai dalla partita”.


Antonio Iozzo

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