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A David Marin il premio 'Panchina Doc Triveneto calcio a 5'. "Qui mi sento a casa"

 21/03/2018 Letto 478 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    LUPARENSE





Il 2018, per David Marin, prosegue all’insegna del bel gioco e dei risultati in campo per la Luparanse, ma anche all’insegna di soddisfazioni personali. Dopo la nomina come terzo miglior allenatore Futsal Awards del 2017, il coach spagnolo ha vinto anche il premio “Panchina Doc calcio a 5”.

RICONOSCIMENTO - Nella splendida cornice di villa Ca’ Zane Martin di Sambruson, alle porte di Dolo, si è tenuta, lunedì 19 marzo, la nona edizione del premio panchina Doc del Triveneto, premio pensato da due imprenditori della Riviera del Brenta, Federico Lovato e Diego Mazzetto, promosso dalla rivista Business Shoes e assegnato, da una giuria composta da imprenditori, giornalisti e sportivi, ai protagonisti dello sport Triveneto. I premi sono stati realizzati dagli studenti del Liceo artistico “Guggenheim” di Venezia. Oltre a Marin, a ricevere questo speciale riconoscimento anche Walter De Raffaele che con l’Umana Reyer Venezia ha riportato lo scudetto del basket in Laguna; Giuseppe Galderisi, simbolo del Verona scudettato del 1985; Mauro Zironelli allenatore che ha portato il Mestre in serie C; Enzo Palladini, giornalista di Mediaset e autore del libro “Dimmi chi era Recoba”; Antonio Fantin, nuotatore paraolimpico; e Fabio Caramel, difensore dello Spinea, che ha ricevuto il premio fair-play per il suo gesto di enorme sensibilità umana che lo ha visto donare il midollo osseo saltando una partita della stagione. Sport, ma non solo: la manifestazione, infatti, ha carattere benefico e i fondi ricavati dalla serata, attraverso la vendita di maglie, palloni e gadget firmati dai protagonisti, sono stati devoluti interamente all’associazione “Gioco e Benessere in Pediatria onlus” di Padova. Fin dal 1995, l’associazione si occupa di offrire ai bambini ricoverati momenti di gioco, attività ricreative ed educative.

DICHIARAZIONI - Al giornalista Stefano Edel, presentatore della serata, che gli ha rivolto alcune domande tipo traguardi della stagione e come ci si sente a vivere a San Martino di Lupari dopo aver vissuto a Madrid, a Mosca o in Kuwait, David Marin ha risposto: "Questo premio è un onore per me soprattutto perché qui, in Veneto, mi sento a casa e ricevere questo riconoscimento assieme a grandi sportivi locali significa aver fatto qualcosa di importante. Ma lo abbiamo fatto tutti assieme, con il gruppo, con la Luparense. Un passo alla volta anche quest’anno ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni: la Supercoppa è già in bacheca, ora vediamo di fare bene nella Coppa Italia che ci è sfuggita l’anno. Poi penseremo anche al campionato. Io, poi, a San Martino mi sono ambientato subito: c’è più vicinanza nei legami, i tifosi li senti e poi mi hanno subito fatto notare che Marin può essere tranquillamente un cognome veneto: ho conosciuto un uomo che mi ha fatto vedere la sua carta d’identità con su scritto Davide Marin".

Ufficio Stampa Luparense



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