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#FinalEightSerieA sul Dirigibile: dalla (ri)scossa dell'A&S all'harakiri dei Lupi

 26/03/2018 Letto 1074 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    FINAL EIGHT 2018





La Coppa Italia di Serie A dice 33. Dice soprattutto che nell'assoluta incertezza della regular season più pazza ed equilibrata d'Europa, cominciano a vedersi delle forze attendibili: il rognoso Came Dosson capolista di regular season e semifinalista al debutto in Coppa Italia sarà un osso duro per tutti, il gagliardo Lollo Caffè Napoli sta studiando per arrivare fino in fondo ed è a buon punto per l'esame di maturità, Acqua&Sapone Unigross e Luparense saranno le grandi protagoniste della corsa scudetto, al netto degli angoli ancora da smussare.

MERITI E DEMERITI - La Final Eight di Serie A dice che l'A&S torna a conquistare un trofeo a poco più di un anno dall'ultima Winter Cup, a quattro dalla prima Coppa Italia al Palasport Giovanni Paolo II di Pescara. Gli angolani si sono affidati alle manone di un Mammarella semplicemente Illegale, a tratti imbarazzante, superiore perfino ai suoi anni d'oro, quelli da numero uno al mondo. Il portierone della Nazionale ha spento sul nascere la voglia di rimonta dell'Italservice Pesaro (nei quarti) respingendo di piede il tiro libero di Marcelinho, neutralizzando (in semi) gli attacchi del Napoli e ipnotizzandolo nella lotteria dei rigori, da standing ovation contro la Luparense in finale. Una finale che l'A&S ha rischiato seriamente di perdere, prima di vincerla proprio quando è andata sotto. Una (ri)scossa che racchiude le due facce della stessa medaglia, perché il rischio di esprimere il meglio solo nelle circostanze peggiori può trasformarsi in azzardo. E l'azzardo è un comportamento temerario, che una squadra nata per alzare trofei non può permettersi. I meriti del roster di Tino Perez finiscono dove iniziano i demeriti di una Luparense spesso dominante, eppure per la seconda volta di fila incapace di trovare il lieto fine per brindare con una coppa in mano. Galeotti gli errori individuali, quelli che non ti aspetti dal club più titolato d'Italia, quelli pagati a caro prezzo: vedi l'incomprensione difensiva al netto del gesto tecnico di Calderolli in occasione del tanto momentaneo quanto decisivo 2-1, leggasi la mancata finalizzazione durante quel 5vs4 che avrebbe potuto portare la finale del PalaFiera ai supplementari.


L'IMPORTANZA DI FOX - Il più grande spettacolo nel week end rossiniano è stato Fox Sports. Una Volpe che sa come arrivare all'uva, unendo quelli del "calcetto" a quelli del futsal, un emittente per tutte le età: Roberto Marchesi il gran ciambellano dello show di Pesaro, l'intrattenitore che viene dal quartiere, tu fagli fare il suo dovere e diventi: tranki, funki. Clip da urlo, servizi da sballo, perfino un Dirigibile dotato di telecamerea aerea che eleva il futsal a prodotto fruibile, che fa rima con vendibile, in tele. Perché questa "roba è troppo forte", come direbbe il rapper Danti tanto amato dai Bimbi 2000, sempre più vicini al futsal.


Pietro Santercole
*Foto: Paola Libralato



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