Il sogno Serie A di Fred e compagni si è spento in finale, contro la Meta. L’impresa non è riuscita, ma la promozione nel massimo campionato nazionale potrebbe essere solamente rimandata. L’ipotesi ripescaggio, infatti, non è assolutamente da escludere.


SPLENDIDO CAMMINO – Prima di pensare al prossimo anno, però, è doveroso rendere omaggio allo splendido cammino del Lido. Un percorso quasi perfetto, in cui è mancato solo l’ultimo passo: “Vincere la finale sarebbe stato il coronamento di un sogno - esordisce Lorenzo Salvi -. Obiettivamente, però, bisogna anche riconoscere il valore degli avversari. Ha vinto una squadra organizzata per questo obiettivo, probabilmente più strutturata e più forte di noi”. Senza nulla togliere alla formazione di Matranga: “I ragazzi hanno dato il massimo e sono andati oltre ogni più rosea aspettativa - continua il direttore generale -. Non sarebbe corretto parlare di delusione: la verità è che possiamo solo essere soddisfatti per lo straordinario risultato che siamo riusciti a raggiungere”.


SCALATA – Come non essere d’accordo. D’altronde si parla di un’avventura iniziata poche stagioni fa dalla C1: “Faccio un passo ancora più indietro, quando io e Sandro Mastrorosato decidemmo, una decina di anni fa, di passare dai tornei ai campionati federali. Poi l’unione con Paolo Gastaldi, nel massimo campionato regionale, ha creato il progetto che ci ha portato a sfiorare la Serie A. Ogni anno abbiamo alimentato le nostre ambizioni, perché l’appetito vien mangiando e perché a noi è sempre piaciuto metterci in gioco alla ricerca di nuove sfide”. Verso obiettivi inizialmente utopistici: “Abbiamo fissato traguardi che sembravano fuori portata, ma che poi sono pian piano divenuti realtà - rivendica con orgoglio il dirigente -. Forse qualche merito possiamo anche prendercelo, soprattutto uno: la capacità di scegliere collaboratori validi sia a livello dirigenziale che tecnico”.


RIPESCAGGIO – La Serie A è stata sfiorata sul campo, ma potrebbe diventare realtà tramite ripescaggio: “Dopo la finale, abbiamo un attimo staccato la spina. Se dovessi prospettarsi questa ipotesi, però, è ovvio che la prenderemo in considerazione. Tuttavia, dovremo capire, per prima cosa, se siamo attrezzati per un salto simile, non tanto come squadra, bensì come società - spiega Salvi -. La politica del Lido è sempre stata chiara: un passo alla volta e solo quando è possibile, per non rischiare di finire gambe all’aria”. Una politica che finora ha pagato, portando il club di Ostia ad accarezzare il sogno Serie A in appena sette anni, con quattro promozioni dalla D alla A2. E chissà che la quinta non arrivi a breve...


Antonio Iozzo    

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