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Heracles, quel gruppo di amici è in C1! Macari: "Che gioia, è un»â„¢impresa"

 26/04/2018 Letto 609 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Francesco Carolis
Società:    HERACLES





Neanche due anni fa, una telefonata aprì la strada alla sua nascita, oggi si ritrova nell’élite del calcio a 5 regionale. La breve storia dell’Heracles è intrisa di semplicità, passione per la disciplina e, soprattutto, risultati straordinari: quella banda di amici che, nel 2016, decise di plasmare una nuova realtà del futsal pontino, dopo essere salita in C2 nella stagione d’esordio, si è imposta anche nella seconda categoria laziale. Il 2-2 in casa del Flora all’ultima fatica del girone D ha coronato il fantastico percorso degli scauresi: il tecnico Matteo Macari racconta con orgoglio l’apoteosi di un gruppo che, un sacrificio alla volta, si è guadagnato un biglietto per la prossima Serie C1.

MACARI - Vincere è sempre bello, ma alcuni successi hanno peculiarità che li rendono davvero unici: “Sabato, al fischio finale, ho provato un mix tra la grande gioia e la consapevolezza di aver compiuto una vera e propria impresa - esordisce Macari -. Quando una squadra senza soldi si impone in una categoria prestigiosa come la C2, questa è la parola giusta”. Tutti per uno, uno per tutti. L’Heracles, sin dalle origini, si è identificato con la voglia di andare lontano insieme: con una base così, è stato più facile trovare l’altezza della situazione. “Siamo rimasti sempre un gruppo di amici. A fine girone d’andata, in ogni caso, trovandoci in testa, ho dovuto fare delle scelte con l’obiettivo di provare a vincere il campionato: ho cercato di gestire i giocatori per fare risultato in tutte le partite”.

GRUPPO VINCENTE - Stare lassù dall’inizio alla fine comporta una pressione notevole, soprattutto per una neopromossa, ma l’Heracles, in linea con l’epica del suo nome, ha sopportato la fatica con l’esperienza propria dei veterani: “È stato difficile, dal punto di vista pratico e mentale, reggere il peso del primato e la spinta dal basso delle inseguitrici, ma l’abbiamo vissuta con la tranquillità e la voglia di dimostrare di essere una bella squadra. Il gruppo ha fatto la differenza, è stato sempre compatto: abbiamo recuperato tanti match nei quali eravamo in svantaggio, con la costante predisposizione al sacrificio”. Dal presente di felicità a un futuro da scoprire, il passo è breve, ma l’Heracles non vuole affrettare i tempi: “Ora non pensiamo a cosa ci aspetta - chiosa Macari -, ci siamo presi dieci giorni di riposo totale dopo una stagione molto impegnativa. Tra un po’, valuteremo insieme a Davide Corona e Antonio Filosa ciò che si potrà fare l’anno prossimo”.


Francesco Carolis



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