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Palombara, Cartellà  pensa già  alla C1: "Giocatori, vivaio e palazzetto"

 20/05/2018 Letto 1460 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Redazione
Società:    VIRTUS PALOMBARA





Sul podio dei playoff di C2, insieme ad Atletico Genzano e Città di Anzio, c’è anche la Virtus Palombara, protagonista di un 2017-2018 ad altissimi livelli: il successo all’extra-time, firmato Di Donato, nella “finalina” degli spareggi promozione con il Cortina proietta i sabini di Bruno Cartellà verso il salto nel massimo campionato regionale.

CARTELLÀ - Il tecnico commenta così l’ultimo atto di una stagione lunghissima: “È una vittoria importante, avevamo già dato risposte di livello contro il Santa Marinella. Martedì un po’ di sfortuna e la bravura degli avversari ci hanno impedito di qualificarci per la finalissima, ma va bene così: la società è soddisfatta, ora aspettiamo i verdetti del Comitato”. Già, perchè il posizionamento nella classifica di ripescaggio e le ultime news su mancate iscrizioni e fusioni rendono la C1, di fatto, una certezza: “Finché non lo vedrò scritto - scherza Cartellà -, per scaramanzia non ci crederò. In ogni caso, la promozione ci riempie di felicità”.

BIG TRA LE BIG - In attesa di conferme ufficiali, non ci si può far trovare impreparati. Il Palombara lo sa, e, con la lungimiranza di una società con la S maiuscola, sta già lavorando per costruire il futuro tra le grandi del calcio a 5 laziale: “Per disputare una categoria del genere, bisogna ponderare tanti fattori: stiamo valutando giocatori, ci stiamo muovendo per la creazione del settore giovanile, che dovrebbe partire il prossimo anno, e stiamo valutando l’ipotesi di giocare in un palazzetto, perchè il nostro campo in esterna penalizza i giocatori più tecnici”. Nella lista, c’è, inevitabilmente, anche un matrimonio da confermare: “Spero di rimanere in panchina - rivela Cartellà -, ma è la società che decide. Due secondi posti, una F4 e il terzo posto ai playoff: con le risorse a disposizione, più di questo non si poteva fare. C’è un grande senso di appartenenza a questi colori, ho un forte legame con Tomassetti e Zaina: qualora non fossi confermato come allenatore, sono sicuro che mi offrirebbero un ruolo dirigenziale. Ora godiamoci questo risultato, i ragazzi sono stati strepitosi”.


Redazione



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