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Calabria saluta Ciampino: "Tre anni intensi. Futuro? Farò ciò che mi stimola"

 05/06/2018 Letto 991 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Redazione
Società:    VIRTUS CIAMPINO





Ha condotto la Virtus Ciampino alla terza finale in tre anni straordinari, arrendendosi solo al cospetto di un grande Bisceglie, poi ha salutato ufficialmente il sodalizio di Paola Marcone. David Calabria, dopo aver condotto le giallorosse alle soglie della categoria regina del futsal in rosa, ha deciso di lasciare la panchina aeroportuale: il tecnico racconta le emozioni di un'esperienza tanto lunga quanto ricca di soddisfazioni e guarda al suo futuro tra stimoli e nuove prospettive.

CALABRIA - "Sono stati tre anni lunghi, intensi, belli. Lascio per motivazioni che non riuscirei più a dare a chi si è fatto forza anche con le mie motivazioni - rivela Calabria - e ora ne merita altre. Credo di aver dato mentalità e filosofia del gioco a una squadra che, al mio arrivo, per la maggior parte non aveva mai fatto una categoria, e che ora, invece, affronta con una sicurezza spaventosa anche squadre che hanno giocatori straniere di spessore superiore". Un allenatore di livello, ma, prima di tutto, un signore d'altri tempi: "Spero di aver dato anche una signorilità e un comportamento che cerco di mettere sempre davanti a qualsiasi altro aspett. Dall’altra parte ho ricevuto tanto, tantissimo da tutto il mondo Virtus, che ringrazio: ho allenato ragazze straordinarie, i miei “fenomeni”, come le chiamavo. Sono state capaci di mettere in pratica un gioco non proprio facile, con una bravura e sicurezza a volte imbarazzante. Tutto ciò con soli dueallenamenti settimanali: essere per 3 anni tra le top five italiane di categoria, e farlo concedendo a tutte le altre squadre almeno quaranta allenamenti annui, è per me cosa da eccellenza assoluta. È stato un privilegio allenarle.

FUTURO - Calabria pensa al domani con serenità: "Quest’anno ho fatto tanto, forse anche troppo: Virtus, A.I.P.P.F., Scuola Portieri, Futsal Lab, Clinic sui portieri. Il prossimo anno voglio ”calmarmi” un pochino, ma solo un pochino. Voglio dare priorità alla possibile evoluzione dei miei impegni con la Divisione, e poi eventualmente decidere cosa fare. Se sarà tardi per una panchina, pazienza: andrò a studiare ogni giornata, intanto calcherò il campo con la mia scuola portieri. Sicuramente farò ciò che mi stimola e diverte, come sempre, a prescindere dalla categoria. Andrò in un posto dove si possa vedere il risultato di ciò che propongo".


Redazione



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