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Colleferro, Forte e chiaro: "Non accetto i comportamenti scorretti"

 04/07/2018 Letto 843 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    FORTE COLLEFERRO





Paolo Forte fa la voce grossa: “Basta con i comportamenti scorretti da parte di società che non rispettano i più elementari canoni di educazione sportiva!” Il patron della Forte Colleferro si scaglia contro l’abitudine, che si ripete ad ogni inizio di stagione, di contattare direttamente alcuni ragazzi del settore giovanile per proporre loro di giocare in altre squadre.

RISPETTO - “Sarebbe sufficiente- continua Forte – una semplice telefonata. Un dialogo franco tra i vertici delle società interessate farebbe in modo da soddisfare sia le giuste ambizioni del calciatore che il lavoro svolto dai club di appartenenza. In tanti anni di attività non ho mai impedito a nessuno di lasciare la mia squadra e di accasarsi altrove. Quello che pretendo è il rispetto delle società che, come la Forte Colleferro, investono sui giovani. Ne è l’esempio più concreto il fatto che nel roster della prima squadra sono presenti atleti che provengono dal nostro settore giovanile, se non dalla nostra scuola calcio. È la dimostrazione che alla Forte esiste un progetto basato sui giovani e sul territorio. Un progetto che ci ha portato negli anni dalla serie D provinciale alla serie B nazionale mantenendo lo stesso gruppo di giocatori, tutti provenienti da Colleferro e dintorni. Siamo tra le squadre a livello nazionale ad aver usufruito delle prestazioni di atleti stranieri in misura minore. E tutto questo va rispettato!” Lo sfogo di Paolo Forte ha origine dall’aver appreso, direttamente da parte dei giocatori, di essere stati contattati da altre società che hanno proposto loro di lasciare la Forte per vestire altri colori. “Il fatto che mi si dica che chi ha effettuato il contatto lo ha fatto di propria iniziativa, senza consultare la propria società, mi lascia interdetto in quanto a Colleferro non sarebbe mai accaduto. Senza sindacare sull’operato di altre società, posso garantire che se nel mio club qualcuno si prendesse tale libertà, sarebbe immediatamente messo alla porta. Le norme federali ci consentono di vincolare i calciatori fino al compimento del venticinquesimo anno di età e, fino a quella data, l’unico interlocutore è, e rimane, il club che ha firmato il cartellino.” La Forte Colleferro continua quindi nella sua politica di valorizzare i ragazzi che provengono dalla cittadina lepina e dai suoi immediati dintorni, ma pretende che gli investimenti e i sacrifici fatti per permettere a tutti i bambini e ragazzi di Colleferro di avvicinarsi al calcio a cinque siano rispettati, così come Paolo Forte e il suo staff hanno sempre rispettato le altre realtà che compongono il variegato panorama del Futsal regionale e nazionale.

Ufficio stampa Colleferro



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