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Il Realismo della Lazio: "Prima la #CoppaDivisione, poi la #SerieAFutsal"

 18/09/2018 Letto 436 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    SS LAZIO





Tanti talenti, tanti ragazzi da lanciare. È la Lazio dei giovani, una Lazio che punta sull’entusiasmo ed è pronta a dare battaglia. Sabato il primo match ufficiale della stagione, con i biancocelesti impegnati sul campo dell’Active Network nel primo turno di Coppa Divisione.

OBIETTIVI - “Ci siamo prefissati di arrivare tutti abili e arruolabili per il 22 settembre, e, facendo gli scongiuri, dovremmo riuscirci - premette Fabrizio Reali -. Abbiamo portato avanti una preparazione progressiva, senza caricare troppo all’inizio, per evitare infortuni”. Il tecnico elogia poi l’atteggiamento mostrato dalla squadra: “I ragazzi sono stati bravi, si sono applicati molto. Le prime due settimane, per via delle doppie sedute, sono state le più dure, ma ho avuto ottime risposte, quindi ringrazio tutti. Nelle amichevoli ho pensato solo a “tutelare” il gruppo, utilizzando tutti, per verificare i progressi di ogni singolo giocatore. So che questo a volte vuol dire correre il rischio di non fare bella figura, ma il nostro obiettivo è quello di lanciare pian piano tutti i ragazzi”. Tante amichevoli, tanti esperimenti e tanti meccanismi da perfezionare: “Le cose da migliorare sono sostanzialmente due: la difesa alta e il possesso palla - spiega il tecnico -. Il primo è un aspetto che va “allenato” molto, quindi richiede tempo. Nell’amichevole con il Lido ho visto dei miglioramenti, ma speravo di stare leggermente più avanti. Per quanto riguarda il possesso palla, invece, serve correre bene in campo. A volte corriamo, ma lo facciamo nel modo sbagliato, e questo crea problemi”. Difetti da limare, ma anche una certezza da cui partire: “Il gruppo è il nostro punto di forza - sottolinea Reali -. La rosa è costituita da ragazzi che si conoscono da anni, quindi c’è grande compattezza”.

AUTOSTIMA - È un Reali carico, ma anche realista: “Lo siamo tutti, tutti sanno la sfida che hanno accettato. Incontreremo grandi difficoltà, ma dovremo restare sempre uniti, anche quando arriveranno le sconfitte. Sarà fondamentale mantenere sempre alta l’autostima, senza scoraggiarsi di fronte alle prime avversità”. Le idee sono molto chiare: “Nessun obiettivo specifico, ma vogliamo essere competitivi e giocarcela alla grande contro ogni avversario. Puntiamo a costruire una squadra che non sfiguri mai in campo, favorendo la crescita dei nostri ragazzi. Tra i pochi pregi che ho, c’è sicuramente il fatto che non ho paura di mettere un giovane in campo. L’età non conta, se vedo un giocatore pronto, lo getto nella mischia. Passare dalla Juniores alla Serie A rappresenta uno scalino immenso, ma noi ci aspettiamo tanto, poi a fine anno faremo i conti”. La sfida contro l’Active darà già indicazioni importanti: “Ci aspetta una gara molto complicata, vuoi per la forza dell’avversario, che può contare su giocatori di categoria superiore e su un allenatore di livello, vuoi per il campo, che è molto particolare - avvisa l’allenatore -. Senza dimenticare che parliamo della prima gara, quindi le insidie sono tante. Ci attende una trasferta dura, ma noi ci teniamo tanto e siamo concentratissimi. Al campionato penseremo dopo”.



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