La prima partita uffficiale fra due squadre di A è l'occasione per iniziare al meglio la stagione, un'onda da cavalcare, un'imperdibile occasione per raggiungere la via più breve possibile verso un trofeo chiamato #SupercoppaFutsal. Came Dosson e Lollo Caffé Napoli sabato (ore 18.45, diretta su Sportitalia) sognano l'opportunità di affrontare in finale l'A&S (a Chieti l'1 novembre), sperando - magari - che sull'avversaria si abbatta la dura legge dell'ex.

 

ALEMAO - In due anni ha realizzato 14 gol, equamente divisi, con la maglia del Came Dosson, reggendo in piedi la difesa dei trevigiani, uno dei pilastri dello scacchiere di Sylvio Rocha, insieme a quel fenomeno di Rangel. Questa estate è andato via con il dente avvelenato, avrebbe giocato con la Luparense se il sodalizio di Zarattini si fosse iscritto, ma sarà comunque allenato da David Marìn. Alemao è la carta in più che gli azzurri possono giocarsi in quel di Prato. Un giocatore dal passato strepitoso (sia in Spagna, sia con Le Furie Rosse, sia in Russia), dal presente validissimo, che non ha alcuna intenzioni di smetter di miracol mostrare nel futuro prossimo, nonostante le sue 42 primavere.

 

DE MATOS - Se domandate a Cisternino chi è Cainan de Matos, vi risponderanno sicuramente: uno dei migliori giocatori mai visti. Lo scorso anno ha debuttato in A con il Block Stem e sembrava volesse rimanere al PalaWoytjla, se non fosse che il Libro Cuore è un romanzo di altri tempi: prima il rifiuto, con tanto di post social urbi et orbi, poi quel passo indietro sulla sirena del futsalmercato invernale, per andare avanti. Al Napoli. La scintilla sotto all'ombra del Vesuvio non è, però, mai scattata. Quattro gol, molta panchina, poco minutaggio e tanta tribuna alle dipendenze di Polido. Così, a fine stagione il Lollo Caffè non lo ha riscattato, Cainan De Matos è tornato al Cisternino ma di passaggio: il Came aveva bisogno di un laterale offensivo mancino. Con Sylvio Rocha il verdeoro si è già (ampiamente) sbloccato nel pre-season. E non ha nessuna intenzione di fermarsi. Proprio come Alemao.

 

Pietro Santercole