22 gennaio 2018. Una data come un'altra, se non fosse che quel lunedì è stato l'ultimo giorno nel quale l'Italfutsal è riuscita in quella che ormai è diventata un'impresa: vincere una partita. A prescindere da chi ci troviamo di fronte, avversarie di grido o meno, fa lo stesso. Quattro giorni quell'illusorio 7-0 a Genzano contro la Polonia, lo scialbo 0-0 con la Francia, la debacle a Euro 2018 con un pari (con la Serbia) e una sconfitta (con la Slovenia) con tanto di eliminazione (la prima nella storia Azzurra) nella fase a gironi e un inesistente ricambio generazionale, visto che a Lubiana c'erano nove campioni d'Europa ad Anversa 2014 e i tre "deb" (Fortini, Baron e Fusari) hanno accumulato zero secondi in tre. Nell'era post disastro continentale, proseguono soltanto i risultati deludenti. In Belgio, sempre sotto con i Diavoli Rossi, ventesimi nell'ultima classifica del Ranking ufficiale Uefa: pari in rimonta nella prima, sconfitta in extremis nella seconda.

L'ANALISI - Chissà se la FIGC è a conoscenza del trend negativo della Nazionale di calcio a 5 (una vittoria, tre pari e due sconfitte nelle ultime sei uscite) per proporre un rinnovo biennale a Menichelli. Chissà se il cittì si ricorda di quel 22 gennaio 2018. Chissà. Fatto sta che che il commissario tecnico dell'Italfutsal ostenta positività, vedendo la luce nel buio di una crisi senza fine. “A prescindere dai risultati, sono stati due test importanti – commenta il ct nell'intervista ufficiale – durante i quali ho potuto valutare diversi giocatori e fare esordire giovani come Loris Di Guida e Alessandro Aiello, Carmelo Musumeci, Davide Spampinato e Carlo Houenou. Ho avuto buone indicazioni per proseguire nel lavoro di ricambio della Nazionale già avviato dopo l’Europeo di quest’anno". Nella prima, doppia, uscita dopo Euro 2018 la striscia negativa, intanto, prosegue.

Pietro Santercole

Articoli correlati