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Città  Eterna, Lattanzi racconta la Eagles Cup: «Un tributo allo sport popolare»

 11/10/2018 Letto 818 volte

Categoria:    Serie D
Autore:   
Società:    F.C. CITTA ETERNA





Si parte sempre da un’idea. Ma se non si hanno spalle forti con cui condividere lo sforzo di realizzarla, quello che si è concepito, a volte, non si riesce a metterlo in pratica. L’Eagles Cup ne è l’esempio: nata dalla mente di Valerio Michieli e sviluppata con l’ausilio di Pietro Lattanzi.

COLLABORAZIONE – Chi trova un amico trova un tesoro, recita il celeberrimo detto. Al di là di facili retoriche, questo detto vale anche nel futsal. “La Eagles Cup nasce dagli sforzi congiunti miei e di Valerio Michieli, che praticamente siamo amici da sempre. Due estati ci venne in mente di realizzare qualcosa di simile ma per alcune difficoltà logistiche il torneo non vide la luce”, racconta Pietro Lattanzi, uno dei due organizzatori della Eagles Cup, competizione rivolta a squadre amatoriali e di scena la scorsa estate per la prima edizione. “Nasco sportivo e, anche se ho proseguito la carriera nel calcio, vengo dal calcio a 5. Sono affezionato a questo mondo e alla partita settimanale con gli amici”, spiega Pietro, che in carriera ha vestito le maglie della Spes Artiglio e della rappresentativa della Guardia di Finanza.

SCELTE – “Siamo cresciuti in contesti di sport popolare, l’idea di calcio che abbiamo vissuto parte dai nostri ambienti, dal quartiere: per questo abbiamo voluto fortemente che il nostro torneo fosse indirizzato ad amatori”, questa la motivazione della scelta di pubblico operata dagli organizzatori, pronti a dare il via alla seconda edizione prevista per la fine di ottobre. Che, partendo dal coinvolgere realtà vicine alla loro zona, mirano a rendere questa competizione una certezza su larga scala. Su questo Pietro ha le idee molto chiare, sa già dove vuole far arrivare questo torneo nel prossimo futuro. “Visto che partiamo anche con una edizione dedicata ai licei, mi piacerebbe che la Eagles Cup possa arrivare anche alle università, sfruttando la vicinanza territoriale che abbiamo con Roma 3. Mi piacerebbe creare delle sane rivalità in contesti sociali già esistenti”.


Marco Panunzi



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