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Mazzaroppi tiene sulla corda la Mirafin: "Ci rivuole la concentrazione di Prato"

 20/11/2018 Letto 355 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    MIRAFIN





Team manager della prima squadra, coach assistant nell’under 19 di Armando Mirra, braccio destro del direttore generale Stefano Rocchi, in poche parole quando la Mirafin scende in campo, Pietro Mazzaroppi non manca mai.
 
Dopo una settimana di sosta che Mirafin troveremo?
"Avevamo alcuni ragazzi in condizioni precarie per cui la sosta è capitata al momento giusto, di contro non abbiamo potuto fruttare l’entusiasmo che ci ha dato la positiva prova contro il Prato. Spesso è meglio stare bene di testa che di gambe, ad esempio Marcelo sta giocando con il motore ancora a bassi regimi ma la testa è sempre quella del campione e fa la differenza".
 
Sabato arriva una Roma che già conoscete:
"E’ la partita più difficile che ci potesse capitare e non lo dico per dovere. Sono ragazzi giovani che giocano molto bene con delle grandi individualità, il fatto che li abbiamo già battuti potrebbe indurre qualcuno ad abbassare la guardia e sarebbe un errore da KO. Con la concentrazione di Prato sarei molto ottimista ma solo ed esclusivamente a questa condizione, ricordo che in coppa non abbiamo fatto delle passeggiate".
 
In testa alla classifica sono di un altro pianeta:
"In verità ci sono anche altre squadre molto attrezzate, tipo Aniene tanto per fare un nome. Di fatto credo che la classifica già evidenzi una fotografia abbastanza precisa della scala dei valori. Noi abbiamo ancora margini di miglioramento ma finire a ridosso di squadroni come Lido, Tombesi e Cefalù sarebbe comunque un successo.
 
Capitolo Under 19:
"Regole nuove, squadra nuova, abbiamo inserito qualche giocatore dal calcio di grande qualità, bomber Morale è stato più ai box che in pista, questo sta determinando dei risultati altalenanti. Qualche bella prestazione c’è stata ma ci aspettiamo di più, soprattutto visto il lavoro che sta svolgendo mister Mirra. Per i giocatori che arrivano dal calcio a 11 quanto è difficile ambientarsi. Oggi il calcio nei settori giovanili predilige la fisicità, anche talenti cristallini fanno fatica se non raggiungono il metro e ottanta. Se riesci a prendere questi ragazzi ai margini del calcio che conta, li metti in mano a tecnici capaci, il gap si colma facilmente. Fioravanti dopo 3 mesi ha giocato degli ottimi play off in serie B tanto da essere attenzionato da squadre di serie A. Stessa strada stanno percorrendo Morale e Picchi, ma anche ragazzi cresciuti in Mirafin si stanno mettendo in mostra, Gobbi è una certezza, Chierchia e Rocchi sono stati già convocati in prima squadra, Benasciuti e Martinelli sono di casa da Salustri e poi c’è mio figlio Davide - ride - chiaramente il più forte di tutti".
 
Paolo Petruzzi
Mirafin – Uff.Marketing & Comunicazione


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