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#CoppaDivisione, la reunion! Matranga racconta Colini: T4, Ladispoli, Nepi e Roma

 16/01/2019 Letto 1091 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Pietro Santercole
Società:    VARIE





C’era chi nel 1988 neanche era a conoscenza di un futsal conosciuto agli albori come “calcetto”. E chi, come Roberto Matranga, muoveva i suoi primi passi in quello sport che sarebbe entrato così prepotentemente nella sua vita da cambiarla radicalmente, insieme a un allenatore che si ritroverà di fronte da pari 31 anni dopo, nella prossima semi di Coppa Divisione, a Pesaro, in una Reunion pazzesca. 
 
IL TENNIS 4 - Insieme, Colini e Matranga cominciano in quel lontano 1988, al Tennis 4, un circolo romano nel quartiere Talenti. "Allora il calcio a 5 era molto diverso - sorride - le porte erano differenti, non c’era il pallone a rimbalzo controllato e le aree erano larghe da fallo laterale a fallo laterale, un po’ come nel subbuteo". Il trapassato remoto diventa presente. Matranga viene dal calcio, è un giocatore ambidestro: "Sì, anche se ancora oggi - ride - non so ancora quale sia il mio piede dominante. Quando qualcuno me lo chiede ho sempre paura di fare l'ennesima figuraccia. Il Tennis 4, comunque, è stato puro divertimento. Grazie a Colini ho conquistato la Nazionale, mi legano tanti ricordi a lui". Uno in particolare non è di campo. "In quel periodo dovevo partire militare, mi ha accompagnato proprio Fulvio in macchina: pregavo di arrivare sano e salvo in caserma, correva davvero troppo".
 
LADISPOLI - Colini e Matranga sbarcano a Ladispoli per miracol mostrare. E stravolgono subito i pronostici della Supercoppa italiana del 1994. A Narni il Torrino è strafavorito, eppure s'inchina 2-1 alla sagacia tattica di Colini e alla tecnica di Matranga, autore di uno dei due gol decisivi insieme a Mastromarino. "Già all'epoca Colini faceva la differenza - ricorda - riusciva a coinvolgere tutti nel suo progetto. Aveva deciso di costruire una squadra attorno a me. Ricordo bene quella finale, loro erano fortissimi, eppure siamo riusciti a vincere noi. Peccato per il campionato, perdemmo per poco la semi scudetto". Il Ladispoli chiude, le strade di Fulvio e Roberto si dividono (solo per un po'): il futuro Special One è alla Lazio, quel bomber che non sa tutt'ora se il suo piede dominante è il destro o il sinistro fino a dicembre è alla BNL, poi a Genzano.
 
ROMA LAMARO - Troppo forte, però, il legame fra quei due: rieccoli insieme, alla Roma Lamaro. "Lasciai subito Genzano per scommettere su me stesso, volevo rivincere con mister Colini". Taaac. I giallorossi stravolgono un altro pronostico, ottenendo la finale scudetto. L'avversaria di Colini e Matranga si chiama BNL, ed è strafavorita: in gara-1 segnano Junior, Marchetti e ancora Matranga, inutile Grana, finisce con un clamoroso 3-1. Junior e Marchetti da una parte, Dettori e Grana dall'altra, gara-2 in parità: la Roma Lamaro è campione d'Italia! "Fulvio ha sempre vuto una capacità incredibile: in condizioni sfavorevoli riesce sempre a tirare fuori qualcosa in più, delle qualità che nemmeno i giocatori sanno veramente di avere".
 
NEPI - Colini e Matrangga iniziano un nuovo ciclo a Nepi, portando la squadra locale del presidente Ceci dalla B alla A in men che non si dica. Una scalata pazzesca. "Un'esperienza piacevolissima: sembrava di stare in famiglia, un trasporto cittadino incredibile, tanti bei ricordi quanto i buoni ristoranti locali". La fine del Nepi segna la fine del rapporto tecnico-giocatore fra Colini e Matranga. Uno continua ad alzare trofei, diventando lo Special One: il primo e unico allenatore italiano ad alzare la Uefa Futsal (ora Champions) nell'annus domini 2011 del Montesilvano. L'altro studia sulle orme del maestro e si trasforma in Special Two: sfiora la A con la Brillante, stravolge i pronostici di A2 (tutti dalla parte della Cogianco) vincendo il campionato con il Fiumicino e sfiorando il double. E' bravissimo, ed entra perfino in Nazionale come vice Menichelli. C'è tanto di Colini in Matranga. "Una delle grandi qualità di Fulvio - sottolinea - sta nel trasformare i giocatori, cambiandogli ruoli e ottenendo risultati incredibili: penso a Zaffiro, a Garcias, ma anche a Canal e a Leggiero".
 
IL PRECEDENTE - Pesaro-Lido di Ostia di Coppa Divisione sembra una partita scontata: troppo più forte l'Italservice, secondo in A, rispetto a un Lido di Ostia secondo sì contropronostico, a un solo punto dalla vetta, ma nel girone B di A2. Troppi campioni dalla parte di Colini contro i tanti talentini (Gattarelli, Cutrupi e Ugherani su tutti) di Matranga. Eppure l'unico precedente fra Colini e Matranga, è stato vinto da quest'ultimo. "E' passato tanto tempo, ero diventato da poco papà, con il Fiumicino battemmo il Kaos di Colini. Lottavamo entrambi per la salvezza, fu un partita anomala. E sarà per lo stesso motivo stranissimo incontrarlo a Pesaro - ammette - ai miei ragazzi ho detto già una cosa: la semifinale di Coppa Divisione sarà il resoconto di quanto valgono". In perfetto stile Special One.
 
Pietro Santercole


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