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Buccolini alza ancora l»â„˘asticella per l»â„˘Italpol. «Chiudiamo prima le partite»Âť

 17/01/2019 Letto 515 volte

Categoria:    Serie B
Autore:   
Società:    ITALPOL





Uno dei giocatori con più militanza nel club, uno di quelli che ha servito la causa del sodalizio dei Gravina per più tempo: Valerio Buccolini, estremo difensore della rappresentativa dell’istituto di vigilanza dai tempi della C2, sprona i compagni ad andare oltre, a fare meglio di quanto fatto finora.

PARADOSSO – Solo il capitano Alex Gravina ha vestito per più tempo la casacca dell’Italpol, solo lui è nel club da prima di Valerio Buccolini: l’elemento paradossale della faccenda è che l’estremo difensore è, forse, il giocatore che è sceso in campo in meno occasioni, dal 2015 ad oggi. “Per me è un'emozione continua, io e l'Italpol stiamo insieme dalla C2 e ritrovarci in un campionato nazionale, per giunta in testa, e in Final Eight di Coppa Italia è bellissimo”. Valerio è uno dei giocatori più ‘coccolati’ nel mondo della rappresentativa dell’istituto di vigilanza: poco importa che scenda raramente in campo (Ferrari e Beltrano prima e ora Giannone hanno dato più sicurezza ai tecnici che si sono avvicendati sulla panchina del club), tutti ne parlano bene e lodano i suoi pregi, sportivi e umani. “Preferisco essere comprimario in una squadra che ogni anno lotta per il vertice piuttosto che fare 30 partite l'anno per una squadra che non cerca la vittoria finale. Non nego che mi piacerebbe giocare sempre ma preferisco far parte di un qualcosa di grande: alla fine se la squadra vince, tu vinci”.

CADETTERIA – Non è stato completamente inoperoso, però, Buccolini, in questa sua (e del club) prima Serie B. Si è ritagliato del minutaggio con le ultime due forze del girone E, entrambe le volte in impegni di campionato e nella cornice del PalaGems: il 13 ottobre contro il Club Roma Futsal e (parzialmente) il 24 novembre contro il Foligno, in entrambe le occasioni è riuscito a mantenere la propria porta inviolata. “Siamo una neopromossa, quindi trovarsi in vetta significa che stiamo facendo bene ma possiamo, e dobbiamo, migliorare. Sbagliamo qualche goal di troppo e questo permette alle squadre avversarie di rimanere in partita: oltre agli squadroni come Active, Cagliari e Pomezia, nessuno ti regala niente, Juvenia e Savio ci hanno messo in seria difficoltà”, questa l’opinione dell’estremo difensore classe ’92. Che potrebbe ritrovare il campo nella prossima sfida, quella contro il Club Roma Futsal: nel dubbio, Valerio invita a tenere alta la concentrazione. “Né scaramanzia né frasi fatte: il loro campo è molto piccolo, se approcci male e prendi un goal loro potrebbero prendere entusiasmo fare giustamente la partita della vita. Dobbiamo chiuderla il prima possibile, giocando come fossero una diretta rivale”.


Marco Panunzi



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