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Active Network, dopo 20 giorni si torna al futsal giocato. Bruno: «Era ora!»

 08/02/2019 Letto 440 volte

Categoria:    Serie B
Autore:   
Società:    ACTIVE NETWORK VT





Si chiude la parentesi di riposo forzato più lunga della cadetteria, 20 giorni senza futsal giocato dovuti alla Coppa della Divisione e alla pausa per le nazionali: Fabio Bruno, calcettista Under in forza al sodalizio orange, è elettrizzato dal ritorno sui campi.

DI NUOVO IN CAMPO – Il girone E di cadetteria non scende in campo dal 19 gennaio, quello l’ultimo weekend in cui i palazzetti hanno visto le gesta dei roster sul parquet. Per gli orange quasi una liberazione, come testimonia l’entusiasmo di Fabio Bruno. “Era ora! Ovviamente anche la sosta ci ha fatto bene, è servita a tutti noi per recuperare le energie: ma sono le partite sicuramente a rendere tutto molto più stimolante”. Per il novello calcettista, arrivato nel mondo del pallone a rimbalzo controllato solo in questa stagione (dopo anni di militanza giovanile nelle realtà di calcio a 11 della zona), il periodo di riposo forzato non ha condizionato l’atletismo suo e dei suoi compagni. “Ci siamo arrugginiti? Non penso. Anzi abbiamo recuperato, oltre a quelle fisiche, anche energie mentali. In più, Ceppi ha pianificato molte sedute di allenamento e amichevoli, che ci hanno spronato a stare sul pezzo”.

(RI)ABITUARSI – Un minimo comune denominatore che accomuna l’Active e Fabio è quello dell’adattamento, del trovare (o ritrovare) un feeling. Da un lato la macchina orange deve far vedere di saper correre ancora come prima della sosta, dimostrando di non aver perso confidenza coi parquet; dall’altra Fabio deve ancora trovare la quadratura del suo cerchio, deve ancora arrivare ad una perfetta stabilità nella nuova (per lui) disciplina sportiva. “Colleferro sarà ostica, loro hanno grinta, corsa e personalità. Ma credo che non dobbiamo inventarci nulla, dobbiamo semplicemente fare quello ci ha detto il mister; seguire le sue indicazioni e andare in campo convinti che non siamo inferiori a nessuno”, il pensiero di Fabio per un febbraio che inizia con un match sulla carta abbordabile e prosegue con due grandi appuntamenti (Italpol e Pomezia). Un gradino intermedio per riabituarsi ai grandi ritmi della cadetteria: gli stessi che, da settembre, il calcettista percorre per trovare il perfetto feeling col calcio a 5. “Spero di raggiungere presto un livello tale da poter giocare costantemente e poter dare un contributo maggiore alla squadra, abituarsi a ritmi e dinamiche di gioco nuove non è stato facile. Il futsal richiede un importante carico cognitivo, anche negli allenamenti: devo imparare a rimanere concentrato continuamente, per tutto il tempo di gioco, senza commettere errori”. Di questa concentrazione ce ne sarà bisogno, a Viterbo: per lanciare l’assalto del finale di stagione.


Marco Panunzi



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