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Frassati, dediche al vetriolo di De Santis. «Chi è andato via ci ha dato forza»

 10/04/2019 Letto 635 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:   
Società:    FRASSATI ANAGNI





La compagine anagnina, nella penultima di C2, rimedia un pari a Zagarolo. De Santis e compagni, già certi da tempo della permanenza nella categoria, chiudono il torneo tra le mura amiche, col già retrocesso San Vincenzo de’ Paoli. Ubaldo si prepara alla festa finale, con una punta di sarcasmo.

ZAGAROLO – “Una partita spettacolare, il risultato parla chiaro. Moltissime occasioni per via di errori difensivi sia da una parte che dall’altra: noi ne abbiamo avute parecchie e ne abbiamo sciupate anche di più”, in questo modo Ubaldo De Santis, fedelissimo di Manni e anagnino doc, chiude la parentesi relativa ai penultimi 60’ di C2 disputati a Zagarolo. Di Gargano, Morgia, Passerini e addirittura del portiere Maggi le marcature biancorosse, che hanno risposto alle 4 reti della banda di Riccomagno e chiuso il match con la spartizione equa della posta in palio. “Si vedeva che eravamo due squadre che avevano raggiunto i loro obiettivi: nonostante le assenze, come quella di Ciafrei ormai lontano dal campo da qualche partita, meritavamo qualcosa di più. Ma alla fine ritengo che sia noi che loro ci siamo divertiti”.

FESTA – La Serie C2 chiude i battenti per quanto concerne la stagione in corso, per quelle squadre che non devono sostenere gli spareggi: il girone B, oltre a quelle di regular season, vivrà unicamente le emozioni playoff, visto che Arca, Città dei Papi e San Vincenzo de’ Paoli sono già matematicamente retrocesse. “Sabato chiuderemo i festeggiamenti per il raggiungimento dell’obiettivo stagionale, centrato un paio di partite fa. Da quest’anno mi porto dentro molte cose, esperienza in più nel mio curriculum sportivo e tanti piccoli momenti, positivi e negativi, che hanno aiutato me e i miei compagni a crescere”, racconta Ubaldo. Cessioni, infortuni e un pizzico di sfortuna non sono riusciti a scalfire la tenacia biancorossa, capace di mantenere la categoria al suo anno da matricola. E, come vuole la prassi per le missioni compiute, sono d’obbligo le dediche. Pure quelle al vetriolo. “Il pensiero più grande lo voglio dedicare ai miei compagni. Tutti, da chi c’è stato fino alla fine a chi è andato via prima: da chi non è rimasto abbiamo trovato la forza necessaria per arrivare al traguardo”. Già: per chi ha sposato fino alla fine la causa biancorossa è il momento della gioia.


Marco Panunzi



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