Si è chiusa al primo turno l’avventura del Regalbuto nella post season. A interrompere il cammino di Campagna e soci il k.o. sul campo del Polistena: un 5-2 che ha vanificato il successo di misura conquistato all’andata, ma non ha modificato il giudizio complessivo di un’annata comunque positiva. “Non sono minimamente deluso, anzi - sottolinea Vito Contino -. Abbiamo centrato l’obiettivo prefissato a inizio stagione: sono orgoglioso dei miei giocatori”.

Il presidente ribadisce il concetto: “Siamo una squadra giovane e con tanti ragazzi italiani e di Regalbuto. Volevamo i playoff e li abbiamo raggiunti, sono totalmente sereno”. Non fa drammi, dunque, il numero uno del club, nonostante il 2-1 conquistato nel primo round della semifinale, un successo che aveva fatto sognare tutti. “Nella gara di ritorno ci abbiamo provato, ma abbiamo anche dovuto fare i conti con il campo, un campo piccolissimo, non da futsal”. A condizionare la prestazione dei ragazzi di Torrejon anche altri due fattori: “Le precarie condizioni di giocatori importanti come Campagna e Garrido e le espulsioni di Capuano e Chiavetta”.

Tante attenuanti per questo Regalbuto, che, però, nonostante mille problematiche, è riuscito a togliersi belle soddisfazioni. “Sono felice della crescita evidenziata dai ragazzi. Barroso doveva essere il nostro punto di forza, ma si è subito infortunato gravemente; Garrido, invece, è stato fortemente frenato dalla pubalgia, senza contare tutti gli altri infortuni. Eppure, siamo riusciti a metterci in mostra e a dire la nostra”. Con tanti giovani del posto. Un motivo di orgoglio, ma anche un ottimo punto di partenza per la prossima stagione, in cui si tornerà a sognare la Serie A2. 


Antonio Iozzo

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