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Mirra chiude l'annata della Mirafin: dal sogno sfiorato al "domani è un altro giorno"

 23/05/2019 Letto 611 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    MIRAFIN





Nella sede non ufficiale della Mirafin, il noto ristorante in Ardea ‘La Vecchia Locanda’, il presidente Raffaele Mirra ha voluto salutare tut i collaboratori più vicini, nonché i giocatori che hanno partecipato alla prima stagione in A2. Di solito si tratta del momento dei ringraziamenti sempre e comunque, anche quando gli obiettivi erano altri, anche quando il rammarico di quanto si è lasciato per strada è superiore a quanto si è raccolto.
 
IL BILANCIO Per il presidente Mirra non è stato così, per chi lo conosce sa che non sarebbe capace di manifestare sentimenti che non vengano dal cuore, i ringraziamenti e gli attestati di stima sono stati veri come l’uomo che li ha pronunciati, spesso anche sottolineati da un’evidente emozione. "Per me è un sogno parlare oggi di aver sfiorato i play off, ha detto il presidente. Siamo tutti dispiaciuti di essere stati vicino al traguardo e di aver mancato l’ultimo scatto, ma siamo altrettanto consapevoli di aver disputato un’ottima stagione, oltre le aspettative di chiunque avesse valutato con sapienza le nostre potenzialità ai nastri di partenza. Parole di elogio a tutto lo staff tecnico e dirigenziale, con una particolare attenzione a mister Salustri, il condottiero delle due promozioni in tre anni: spendere parole per il mister credo sia superfluo - inizia così patron Mirra - i risultati sono gli occhi di tutti, il percorso con il quale sono stati ottenuti anche. Non penso ci siano tanti allenatori capaci di coniugare divertimento e risultati come Salustri, un motivatore, un grande tecnico, un ottimo manager e, soprattutto, un amico. Un elogio lo devo dedicare anche a mio figlio Armando, quest’anno gli avevo dato l’obiettivo sfidante ed ambizioso di ricoprire il triplo ruolo di allenatore della under 19, di coach assistant di Salustri nonché di vicepresidente per coadiuvarmi in tutte le decisioni strategiche. Ero convinto che potesse darmi delle ottime risposte e non sono stato deluso. Se gli dovessi dare un voto gli darei un bel 10 e tenuto conto che tutto è perfettibile, l’anno prossimo mi aspetto la lode. 
 
UN FORTE ABBRACCIO "Mi dispiace che alcuni ragazzi siano già partiti, prosegue il presidente, e che alcuni non abbiano finito la stagione con noi, ma per me è come se anche loro fossero qui con noi oggi ed i ringraziamenti vanno anche a loro - continua - un abbraccio forte, un grazie speciale ed un arrivederci mi sento di dedicarlo a Graziano Gioia che fino all’ultimo giorno ha dato tutto per questa squadra ed è stato un esempio di professionista per i più giovani. Oggi ha deciso di smettere con il calcio a 5 giocato e lo fa come i grandi campioni prima di iniziare la fatale china discendente. Veramente grazie ed in bocca al lupo.
 
PETRUZZI "L’ho avuto come avversario per una vita - prosegue il dg Paolo Petruzzi - per questo sono felice che almeno questi ultimi anni siano stati percorsi insieme. Graziano ha scritto pagine indelebili del calcio a 5, quelle che ti fanno uscire dalla storia per entrare nella leggenda. Lo scudetto vinto con il Perugia a gara 3 contro la Roma, credo sia un qualcosa di unico, paragonabile solo a quanto ci ha fatto vedere il Leicester nel calcio a 11. Hai giocato quest’ultima stagione con il numero 8 per dedicarla ad uno dei giocatori più forti di sempre, tuo compagno di squadra proprio nel Perugia, che corrisponde al nome di Danilo. Sono certo che Danilo apprezzerà la dedica di un grande campione. Nulla è trapelato sulla nuova stagione, la storia ci dice che quando la Mirafin effettua il cambio di categoria ha un anno di ambientamento mentre la seconda stagione inizia ad avere ambizioni di vertice, dopotutto, domani è un altro giorno è sembrato dire il presidente con citazione cinematografica".
 
Pietro Scannella
Addetto Stampa Mirafin


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