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Italpol, Ranieri guarda già  al futuro. «L»â„¢A2 sarà  tutta un»â„¢altra sfida»Â

 30/05/2019 Letto 754 volte

Categoria:    Serie B
Autore:   
Società:    ITALPOL





Ha condotto una matricola della cadetteria in A2. Ha sconfitto avversari ostici, su parquet complicati. Fabrizio Ranieri ha trascinato un roster che solo 5 anni fa era impegnato nella Serie D romana nella seconda categoria del futsal nostrano. E alla fine del percorso, in attesa dell’ufficialità della prosecuzione del rapporto, guarda ai chilometri ancora da percorrere.

FUTURO – Non è ancora arrivata la nota ufficiale che mette Ranieri sulla panchina dell’Italpol in A2 ma non dovrebbero esserci problemi in tal senso. La dirigenza stima il tecnico romano, Fabrizio vuole rimanere alla guida della squadra: per questo è legittimo parlare di futuro con l’ex Olimpus. “Da un punto di vista tecnico e qualitativo, per le belle cose mostrate quest’anno, non cambierei niente. Il nodo è che il prossimo sarà un campionato totalmente diverso da quello appena chiuso, è tutt’altra sfida. Va cambiata la mentalità, va capito subito come bisogna affrontarlo: scopriremo di avere delle lacune o delle criticità che i campi di Serie B hanno nascosto”, inizia così la sua disamina Fabrizio, un uomo che conosce molto bene l’A2 per via del suo trascorso in un’altra società di Roma Nord, quella di casa al PalaOlgiata. “Approcciare in maniera sbagliata potrebbe complicare le cose, potrebbe ripercuotersi sulla classifica. Proprio perché l’ho fatto dico che il livello è molto più alto rispetto alla B, le insidie non sono doppie ma triple. Però molti dei nostri l’hanno già affrontata, quindi sono del parere che la prima cosa da fare sia confermare il gruppo”. In pochi non hanno avuto esperienze nel duplice mondo della A del futsal: il quintetto titolare e le sue turnazioni più frequenti hanno vissuto anche il gotha del futsal (Ippoliti, Paulinho e Giannone su tutti), e per altri, come Cintado, Osni e Fred l’A2 non è un mistero. “Sicuramente cercheremo di allungare la rosa, se capiteranno delle occasioni di livello le sfrutteremo. La scelta di affrontare la B con pochi giocatori ma di livello indiscusso ci ha costretto a fronteggiare squalifiche e infortuni con esigue alternative. Nel nuovo campionato servono più turnazioni, che diano soprattutto garanzie sportive, umane e morali. Morali perché questo gruppo è coeso, quindi un attenzione al requisito del comportamento è d’obbligo”.

CASA ITALPOL – Nella mente della squadra di casa al PalaGems, che si prepara al quinto campionato da matricola all’alba del suo sesto anno di storia, non c’è solo l’A2. In sede di premiazione nella sede dell’azienda di cui il club porta il nome e in molte dichiarazioni d’intenti è emerso quanto sia forte il desiderio di trovare una propria struttura, di costruire una casa Italpol. “Chiaro che questa sarebbe una cosa fantastica. Ma non solo per la nostra società, una cosa del genere farebbe bene a chiunque la facesse. Il proposito che si è posto la società è ottimo anche per noi, perché avere una tua struttura porta benefici anche alla prima squadra”. Non si conoscono dettagli sullo stato della ricerca, ma la presidenza Gravina e il direttore generale Chiauzzi hanno lasciato intendere che non risparmieranno le energie per questo compito. “Sarebbe un salto in avanti per l’Italpol e per l’intero movimento, sarebbe un segnale importante per questo sport”.


Marco Panunzi



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