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#CoppaDivisione, Cavaglià  serve a poco: la Fenice Veneziamestre è già  fuori

 17/09/2019 Letto 430 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    FENICE





Il cammino della Fenice Veneziamestre in Coppa Divisione finisce al primo turno, uscendo sconfitta per 3-1 da un bel Pordenone che parte subito forte, Molin dopo tre secondi respinge il diagonale di Zajc. Si vede anche la Fenice con Cavaglià che calcio a lato di poco incrociando il destro, ancora portieri protagonisti con occasioni da ambo le parti, Vascello vola sul mancino di Marton diretto all’incrocio dei pali mentre Molin dice no a Fabbro. Lo stesso Molin a metà del primo tempo para fuori area e dalla punizione con uno schema segna Grzelj che porta in vantaggio i suoi. Gli uomini di Landi (oggi Pagana squalificato) hanno l’occasione del pari con il tiro libero di Botosso ma Vascello respinge, poi a un minuto dalla fine Nalesso salva sulla linea un tentativo locale e parte solo palla al piede facendosi tutto il campo ma arriva troppo stanco davanti a Vascello per calciare con precisione, si chiude il primo tempo.
 
LA RIPRESA È un’altra Fenice quella che si vede a inizio secondo tempo, al primo contropiede utile ecco il pareggio ospite con Cavaglià che porta palla e scarica un bolide sotto la traversa. La gara si fa accesa e nervosa, cominciano a fioccare i gialli per i giocatori di entrambe le squadre. A un minuto dalla fine succede di tutto. Il signor Fior regala il tiro libero ai locali fischiando il sesto fallo a Nalesso mandandolo sotto la doccia con la seconda ammonizione. Tiro libero, si incarica Tusar, Molin respinge ma per Fior è clamorosamente da ripetere, giallo al portiere lagunare. Al secondo tentativo Tusar fa esplodere il publico di casa portando in vantaggio la sua squadra. Landi inserisce Bertuletti come portiere di movimento e alla prima manovra Botosso mette al centro , trovando una devozione locale netta con il braccio, per gli arbitri non c’è nulla. A pochi secondi dalla fine Zajc fa 3-1 calciando da lontano con la porta lagunare sguarnita.
 
Matteo Banzato
Ufficio stampa Fenice


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