Pesante sconfitta per il Pelletterie, la quarta consecutiva, che cade in casa 6-1 al cospetto di un Città di Falconara apparso obiettivamente di categoria superiore.

IL MATCH - Ci si è messo anche qualche errore di troppo, tipo quello commesso dopo poco più di 1 minuto di gioco che ha permesso a Dal'maz di freddare Pucci. La reazione allo svantaggio c'è stata, e Teggi di lì a poco pareggiava con un bel diagonale dalla destra. Al 3° buon contropiede Maione-Duco, con Carla che metteva fuori. Cambio fronte e Pascual scheggiava la traversa. L'inizio match era proprio ad alti ritmi: altra palla persa in zona pericolosa dal Pelletterie col Falconara che non sfruttava la chance, al 5° paratona di Pucci su Dal'maz, al 6° Duco da angolo metteva a lato non di molto, al 7° gran botta di Pascual larga di un niente, poi subito un miracolo di Pucci ancora su Pascual. Al 9° tornava in vantaggio il Falconara ancora con Dal'maz con la difesa di casa ancora non irreprensibile. Provava subito a trovare il pari Kalè ma DI Biase era attenta. Al 10° la rete che forse chiudeva il match: ennesimo errore in fase di disimpegno delle padrone di casa e Nona non perdonava. Si chiudeva qui il sipario in casa Pelletterie, e le ospiti potevano dilagare: al 12° rete dell'1-4 di Ferreira su una punizione che piegava le mani a Pucci, al 17° andava in rete Pascual con una rete un po' contestata in quanto nata da una palla che le locali volevano restituita dopo averla messa volontariamente in out. Il Falconara non aveva capito la situazione, può capitare, quindi 1-5 e palla al centro. Nel finale altra chance ospite con un tiro libero di Ferreira parato da Pucci. La ripresa iniziava subito con una grande occasione per il Pelletterie, ma Teggi non arrivava per un pelo alla deviazione vincente a porta vuota su assist di Maione. Al 4° un altro pasticcio difensivo consentiva alle ospiti di siglare il 6-1 con capitan Luciani e qui già potevano scorrere i titoli di coda della partita. Un paio di paratissime di Pucci, molta accademia Falconara e il roster di Zudetich che non riusciva più a pungere. 

Ufficio Stampa Pelletterie

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