Continua a volare l’Italpol. La squadra dell’istituto di vigilanza è infatti a tre punti di distanza dalla zona playoff, che ormai si sta andando a definire come un obiettivo stagionale. Ma l’Italpol non è più solo questo, dato che la società capitolina sta lavorando molto anche sulla crescita della scuola calcio a 5 e del settore giovanile.

OLIMPUS – L’analisi di Giacomo Bizzarri parte dal prossimo impegno della prima squadra, la trasferta sul campo dell’Olimpus: “La prestazione di Ortona ci ha fatto capire che, se affrontiamo l’avversario con rispetto e con umiltà, siamo la compagine più scomoda del campionato da affrontare. Non abbiamo timore a mettere sul piatto le nostre qualità, ma conosciamo anche le qualità degli avversari e le rispettiamo. L’Olimpus è una squadra solida, ben allenata, molto dinamica ed aggressiva: fare rosee previsioni potrebbe essere fatale, quindi mi limito a dire che dobbiamo avere attenzione massima per questo match”.

TABÙ – La società si gode il momento, consapevole di aver allestito un organico di assoluto livello. “Non voglio utilizzare luoghi comuni, né ragionare con falsa modestia. La squadra è forte, ha valori sia tecnici che soprattutto umani di livello assoluto. Il mister è un saggio condottiero, lo staff è decisamente preparato e la società è molto presente - sottolinea il diesse -. Gli ingredienti per fare bene ci sono tutti, ma i conti li stiamo facendo partita dopo partita e il guardare la classifica, nello spogliatoio, è tabù. Tutti si rinforzeranno, noi crediamo nel gruppo. Infatti, salvo grosse sorprese, rimarremo così fino alla fine”.

SETTORE GIOVANILE – L’Italpol, oltre a puntare sulla prima squadra, in questa stagione sta lavorando molto sulla crescita del settore giovanile e della scuola calcio a 5, elementi fondamentali per una società che vuole diventare una realtà nazionale. “Il settore giovanile è la linfa vitale di ogni club. L’Italpol ha iniziato senza avere radici e per un po' di tempo ha rischiato di veder vanificato il grande lavoro fatto in prima squadra. Non avere il settore giovanile è come per una famiglia non avere figli: ci si sente vuoti, senza prospettive, senza obiettivi, senza futuro. Oggi possiamo dire che il settore giovanile della Italpol è nato e sta crescendo bene, grazie all'impegno di Alex Gravina e Fabrizio Chiauzzi, e quest'anno anche grazie alla collaborazione e coesistenza con il Bracelli. La speranza è che un giorno in prima squadra arrivino i piccoli di oggi e che vi sia continuità”.


Giuseppe Nebbiai

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