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Panarotto e una favola a lieto fine. "Arzignano, un sogno che si avvera"

 13/12/2019 Letto 806 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    ARZIGNANO C5





Da mascotte biancorossa al debutto in serie A col suo Arzignano. La storia di Andres Alberto Panarotto ha fatto il giro di Vicenza e non solo dopo. La prima non si scorda mai, risultato a parte, per Andres è stata una serata densa di emozioni e festa nel campo che lo ha visto giocatore delle giovanili e prima ancora mascotte dell’allora Grifo che dettava legge in giro per l’Italia. “Un esordio così lo sognavo fin da bambino, farlo poi al PalaTezze davanti alla mia famiglia e a tanti amici che erano presenti sugli spalti è stato qualcosa di fantastico” ancora vivi i brividi lungo la schiena per quei primi passi e la prima palla toccata al fianco di mostri sacri per il futsal berico come capitan Marcio e bomber Amoroso che vent’anni fa li accompagnava mano nella mano prima del fischio d’inizio. “L’emozione che ho vissuto venerdì scorso è difficile da spiegare con semplici parole – continua il neo biancorosso – sono molto grato alla società che ha sempre creduto in me, sono stato via molti anni girando varie squadre su e giù per l’Italia ma adesso sono concentrato al massimo per migliorare e crescere ancora nella mia squadra”. Panarotto è stato tesserato per l’Arzignano, dunque farà parte della rosa a disposizione di mister Lopez fino a fine stagione con la voglia di strappare una conferma anche per il futuro assieme ai tanti giovani che la scorsa settimana hanno calcato per i primi minuti la serie A.
 
TANTI SACRIFICI Dopo tanti sacrifici un sogno che si avvera. “Vestire questa maglia è il sogno di ogni ragazzo vicentino che inizia a giocare a calcio a 5, specialmente per uno come me che da piccolo scappava di casa per andare a vedere gli allenamenti dei biancorossi sperando un giorno di giocare al PalaTezze. Ho fatto tanti sacrifici assieme a mio papà Paolo e a mia mamma Cristina che hanno sempre creduto in me facendomi mancare mai niente, questo debutto lo dedico a loro che sono i miei primi tifosi”. Nel curriculum di Panarotto una semifinale in Final Eight con la maglia del Vicenza e una promozione in serie A2 con quella del Carrè Chiuppano, la vittoria del campionato under 19 con la casacca del Bergamo e la finale dei play off in A2 persa per un niente quando giocava per il Real Rogit. All’Arzignano vestirà la maglia numero 8 consapevole di essere solo all’inizio: “C’è ancora tanto lavoro da fare per me, ma il mio segreto è sempre stato quello di non aver mai mollato e darò il cento per cento sempre per dare il mio contributo alla squadra e al mister che ha avuto fiducia in me”. Autogol a parte, adesso bisogna pensare alla salvezza.
“Che sfortuna quella palla che mi è venuta addosso, in quel momento ho guardato subito Marcio che è stato fondamentale per non abbattermi. Mi ha detto andiamo avanti e li ho subito resettato tutto. Per quanto riguarda la salvezza, Arzignano merita di stare in serie A e tutti lavoriamo sodo per restarci. Non sarà facile ma abbiamo l’obbligo di provarci fino all’ultimo secondo con passione e tanta umiltà".
 
Ufficio stampa Arzignano


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