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Mancini e il delicato ruolo del preparatore: "Allenare i portieri in Serie A è diverso"

 10/01/2020 Letto 1670 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





L’Italia ha sempre avuto una bella reputazione per quanto riguarda gli estremi difensori. La maggior parte del merito va a una scuola portieri, tradizionalmente solida, che può vantare preparatori di grandissima esperienza come Alberto Mancini.

IL PANORAMA - Nell’Italia del futsal dell’ultimo decennio c’è stato un autentico periodo d’oro, per quel che concerne il ruolo di estremo difensore, con l’affermazione di interpreti di assoluto livello come Stefano Mammarella. “La situazione portieri nel nostro paese è molto florida - esordisce Mancini -. Oltre agli esperti Mammarella, Miarelli e Molitierno, abbiamo a disposizione tanti giovani dalle giuste potenzialità tecniche e mentali. Sarà difficile trovare un domani l’erede di Stefano, ma se quei ragazzi manterranno le promesse, potremmo assistere a un’altra grande generazione. Nel corso della mia carriera ho avuto la fortuna di allenare tanti grandi portieri, con i quali ho stretto un bel rapporto di amicizia”.

IL MOVIMENTO - Nell’ultimo periodo si è visto, nel panorama nazionale, un forte aumento di nuovi preparatori specifici nel ruolo. “A livello di numeri, stiamo avendo un’espansione incredibile - afferma Mancini -. Nelle varie scuole portieri abbiamo sempre più ragazzi che si iscrivono, per cimentarsi in questa figura e a noi dell’A.I.P.P.F. fa tanto piacere”. Le nuove leve potranno contare su insegnanti validi come lo stesso Mancini. “Nel territorio marchigiano c’è una gran voglia di crescere, e posso dare il mio contributo con il bagaglio acquisito nelle categorie nazionali - sostiene Mancini -. Fare il preparatore in Serie A è molto diverso dal regionale: personalmente mi ritengo più un allenatore, perché seguo i miei atleti in tutto e per tutto: dagli esercizi sul campo fino a curarne l’alimentazione e l’aspetto psicologico”.

PRESENTE E FUTURO - Dopo la parentesi alla Feldi Eboli, Mancini si prenderà una piccola pausa prima di rituffarsi in un’altra avventura: “Fino al termine della stagione mi dedicherò a fare il papà di Viola a tempo pieno - chiosa -. Con la Feldi ho passato un anno e mezzo intenso, nel quale abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi prefissati dalla società: una volta esauriti i presupposti per andare avanti è giusto che le nostre strade si separino, per la tranquillità di entrambe le parti. Quest’estate inizierò a valutare le offerte che mi arriveranno, cercando di rimanere nei pressi di casa”.


Alessandro Cappellacci



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