Si avvicina la conclusione della regular season per l’Under 19 dell’Italpol: la compagine di Zannino è certa dei playoff, ma sta lottando per mantenere il secondo posto, che vorrebbe dire accesso diretto ai trentaduesimi senza dover passare dalla prima fase. Il team dell'istituto di vigilanza ha conosciuto una grande crescita nella stagione e ha davanti in classifica solo l'History Roma 3Z, una delle migliori formazioni dell'intera categoria.

STAGIONE DI CRESCITA – Uno dei giocatori che più di tutti si è messo in evidenza in quest’annata è Giulio Gennaccari, portiere della squadra di Zannino. “Questo è stato un anno iniziato non benissimo, con una sconfitta per 7-0 con la Cybertel Aniene che comunque aveva gettato un po’ di preoccupazione per la stagione stessa. Io sono arrivato in corsa, durante l’anno, ma mi sono inserito perfettamente. Il nostro è un gruppo che si è formato quest’anno, poche persone si conoscevano all’inizio della stagione, però, piano piano, abbiamo migliorato molto la nostra intesa. La nostra è una squadra con forti individualità, che però avevano bisogno di essere messe all’interno di un gruppo, e questo lavoro è stato svolto egregiamente da mister Zannino, ma soprattutto ci ha aiutato molto il fatto di aver iniziato a vincere le partite. Siamo in piena corsa per i Playoff, adesso vogliamo mantenere questo secondo posto, per poi puntare a fare qualcosa di importante nella postseason”.

ETICA DEL LAVORO – Gennaccari sta facendo parlare molto di sé, al punto che la società ha deciso di farlo allenare con la Prima Squadra. Il giovane portiere ha raccontato cosa vuol dire poter lavorare con due colleghi di grande esperienza, ma soprattutto quanto è importante avere un preparatore specifico. “Per me è molto importante allenarmi con la Prima Squadra. Quando sono arrivato all’Italpol io non avevo un vero e proprio metodo di preparazione specifica, tutto quello che sapevo fare in porta lo avevo imparato praticamente da autodidatta. Ora invece qui sto lavorando insieme al mister Strabioli, ma soprattutto con Giannone e Ferrari, che, oltre ad insegnarmi la tecnica, mi stanno dando anche un’etica del lavoro completamente nuova. Quando ci alleniamo io mi ispiro molto a Domenico e Fabio, mi piace guardarli e ‘rubare con gli occhi’ da loro. Per me loro sono una fonte di ispirazione anche per come giocano, sfruttando la loro grande esperienza, che a me sicuramente manca. Sto facendo un lavoro molto importante di crescita grazie a loro”.

Giuseppe Nebbiai

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