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Filipponi e la famiglia Hornets: "Felice di far parte di un gruppo così;;; unito"

 26/03/2020 Letto 533 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Alessandro Pau
Società:    SPORTING HORNETS





Roberto Filipponi, arrivato la scorsa estate alla corte di Fabrizio De Santis, racconta cosa vuol dire far parte di una società che, prima di essere una squadra di calcio a 5, è una grande famiglia, analizzando la grande unione con i compagni allo Sporting Hornets.

FAMIGLIA HORNETS - Nonostante sia nel club da solo un anno, Roberto Filipponi ha già chiaro cosa voglia dire essere nel mondo Sporting Hornets: “Anche se la stagione non è stata entusiasmante, resterà per sempre nel mio cuore come quella in cui sono entrato a far parte di questa famiglia. Ho avuto l’onore - spiega -, di conoscere un presidente come non se ne vedono mai. La società mette a nostra disposizione tutto ciò di cui abbiamo bisogno, consentendoci di giocare al massimo delle nostre potenzialità”. La rosa, una delle più giovani dell’intera categoria, è interamente composta da ragazzi romani: “La dirigenza ha un’idea ben precisa in mente, vuole una squadra che sia unita e che rispecchi i valori del club: per questo, non ha mai voluto prendere giocatori stranieri. Nel regionale può sembrare scontato, ma è difficile trovare un gruppo così legato alle radici di una città”.

LA SQUADRA - Il roster dello Sporting Hornets, originariamente, era composto da piccoli gruppi provenienti da altre realtà: “Sarò sincero, a inizio stagione un po’ si vedevano - afferma Filipponi -. Ci abbiamo messo poco, però, a diventare una vera squadra. Ora siamo amici fuori dal campo, ci vediamo regolarmente e siamo uniti. Inoltre, i due over, vale a dire Galante e Macciocca, hanno uno splendido rapporto con ognuno di noi. Se questo si rispecchia sul campo? Siamo certamente uno spogliatoio coeso e ci aiutiamo, ma forse ci manca quel passo in avanti, a causa della nostra giovane età, per poter trasportare completamente sul terreno di gioco tale unione”. Quando mancavano 4 giornate al termine della regular season, lo Sporting Hornets navigava a metà classifica, con la flebile speranza di poter agguantare i playoff. L’emergenza sanitaria che ha messo sotto scacco gran parte della popolazione mondiale ha bloccato anche questa rincorsa: “Sicuramente è stato mosso un passo in avanti rispetto al 2018-2019, ma non posso negare che avremmo potuto fare molto di più - spiega -. Potevamo davvero puntare ai playoff. Ci proveremo senza dubbio nella prossima stagione, con un anno in più di esperienza potremo migliorare i nostri risultati”.

AIUTIAMOCI! - Il giovane dello Sporting Hornets, infine, lancia un appello: “Al momento lo sport non deve essere il nostro primo pensiero: non sappiamo se si riprenderà, né quale sia la cosa giusta da fare. Vorrei solo chiedere a chiunque di rispettare le disposizioni e, per chi ne ha le possibilità, di aiutare come può tramite donazioni o in prima persona. Sarebbe molto importante - chiosa Filipponi - mostrarci uniti per uscirne il prima possibile”.




Alessandro Pau



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