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Melilli: pesante attacco alla Divisione. Il Sindaco: "Indisposti e atterriti"

 04/07/2020 Letto 1114 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    CITTA DI MELILLI





Il sodalizio Papale-Lamia tuonano: "Pronti a non iscriversi a nessun campionato. Togliamo il disturbo". Così il duo del Città di Melilli riguardo alla prossima stagione. Parole forti: "Profonda amarezza e tristezza pervade il nostro cuore - si legge nella nota ufficiale - ma non vogliamo far parte di un mondo gestito da uomini gente inetta, cieca, sorda e schiava dei poteri forti. Inconcepibile, inammissibile l'atteggiamento di questi signori. Dopo mesi di silenzio abbiamo constatato la piena ritrosia nei nostri confronti. Dopo una stagione intera in testa alla classifica troviamo allucinante e moralmente ripugnante il dover constatare la nostra non presenza tra le aventi diritto al massimo campionato di serie A. Una Divisione senza alcun potere decisionale alla mercé della LND. Ci possono obiettare di tutto, in primis la trasparenza dei regolamenti. Ma lor signori non potevano non tener conto del momento particolare che abbiamo vissuto e non possono non tener conto che alla sospensione dei campionati eravamo primi a pari punti con gli amici del Rogit. Cosa ancor più grave e la mancata iscrizione di quest'ultima e che non vedrà nessuna squadra del girone C promossa nella massima categoria. Dimettetevi, se avete un minimo di moralità e onestà intellettuale. Molto probabilmente le 4 sorelle hanno esercitato il loro potere per arrivare a simili sconcezze. Forse una squadra di operai da fastidio al sistema? Il profondo sud penalizzato per l'ennesima volta da gente in malafede e da incompetenti. Grazie a tutti gli sportivi melillesi e non.
 
IL SINDACO "Con grande sgomento apprendiamo l’ennesima ingiustizia nei confronti del nostro terriotorio. Come partner principale, quale l’amministrazione di Melilli è, esprimiamo massima solidarietà ai gestori della grande società calcistica melillese Città di Melilli calcio a 5, pronta per approdare in serie A. Indisposti e atterriti dall’atteggiamento denigratorio della lega nazionale italiana, la quale ha invece creato disparità tra una parte d’Italia e l’altra, ci sentiamo umiliati e abbandonati da chi invece avrebbe dovuto farsi portavoce della tutela degli interessi nazionali. Perdere questa vetrina vorrebbe dire la fine per Melilli. Per questo chiediamo giustizia sportiva e non per tutti i calciatori e gli appassionati del calcio a 5 di Melilli. La rottura delle prospettive calcistiche future è qualcosa a cui non siamo affatto disposti. Vicini sempre alla dirigenza e ai tifosi del Melilli manifestiamo la nostra volontà nella lotta per il riconoscimento dei diritti che ci spettano. Melilli farà di tutto! È una promessa!".
 
Ufficio stampa


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