È stato annunciato il 31 dicembre, come botto di fine anno. Dario Sebastian Nardacchione rappresenta uno dei quattro tasselli regalati a Maurizio Grassi per risollevare le sorti di una stagione fin qui sottotono. E non vede l’ora di dare il suo contributo: “Sono una persona a cui piacciono le sfide - premette l’argentino -. Sono felice che il Lido abbia pensato a me per dare una svolta: vogliamo cambiare la storia di questo campionato”.

Dopo le ottime esperienze con Fasano, Martina, Salinis, Lazio e Città di Sestu, il classe ’90 ha ritrovato il Belpaese: “Non è stato facile partire e allontanarmi da mia figlia, che è la mia vita, ma, appena sono arrivato, la società e i compagni mi hanno fatto sentire parte di loro - sottolinea -. Ho subito capito che anche l’Italia è casa mia: qui ho passato tantissimi anni e non me ne pento”. L’Italia, ma anche la Serie A, già assaporata con la maglia biancoceleste: “È sempre una gioia confrontarsi con una categoria del genere, mi aiuterà a migliorare ancora”. Già, perché di crescere non si smette mai: “Bisogna sempre continuare a imparare, non esistono limiti per questo. Darò il massimo per ripagare la fiducia del club”.

L’impatto con il nuovo ambiente è stato ottimo: “Considerando la situazione di classifica, mi aspettavo di trovare un gruppo giù di morale e un po’ rassegnato, invece la squadra è più unita che mai - afferma l’ex Ferro Carril Oeste -. C’è grande consapevolezza da parte di tutti: non ci sono colpe singole, giocatori e società sono finiti in questa situazione insieme, insieme ne usciremo”. Sfruttando l’aiuto dei tifosi: “In campo andiamo noi, ma spero che il pubblico ci dia una grande mano - conclude Nardacchione -. Faremo del nostro meglio per permettere al Lido di restare in Serie A”. Tutti insieme verso un unico obiettivo.


Antonio Iozzo

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